Sky e il duro attacco a Mussolini: il travaglio di un’analisi imprescindibile

Il tema della rappresentazione storica nella serie M – Il figlio del secolo, prodotta da Sky e ispirata all’opera di Antonio Scurati, è stato oggetto di un editoriale del direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio. Si è analizzata sia la qualità della produzione sia la modalità di interpretazione di figure storiche significative, come quella di Benito Mussolini.

un’opera di pregio tecnico, ma con limiti storici

Travaglio ha definito la serie “tecnicamente impeccabile”, apprezzando il cast, la regia e le interpretazioni. Ha sollevato preoccupazioni sul ritratto di Mussolini, descritto come una caricatura scanzonata anziché come una rappresentazione autentica del personaggio storico. Tale visione si estende anche ai membri del movimento fascista, presentati come figure mute e grottesche, piuttosto che come attori reali in un contesto complesso.

l’intento narrativo e la commedia

Il giornalista ha suggerito che la produzione avrebbe potuto specificare meglio il proprio intento, evidenziando il suo aspetto di intrattenimento. Ha proposto, con una nota di ironia, nomi alternativi per il protagonista, come Bonito Napoloni o Gaetano Maria Barbagli, per evidenziare la natura satirica dell’opera.

rischi di distorsione storica

Un elemento di preoccupazione è il potenziale che la serie possa indurre il pubblico a credere che i personaggi storici siano rappresentati in modo fedele. Travaglio ha avvertito che questo potrebbe portare a una banalizzazione di un periodo drammatico della storia italiana, riducendo figure complesse a semplici marionette caricaturali.

Per una comprensione approfondita e documentata di Mussolini e del fascismo, il direttore ha citato le opere di storici come Renzo De Felice, Emilio Gentile, Denis Mack Smith, Nicola Tranfaglia e Gianni Oliva, oltre a noti divulgatori come Indro Montanelli e Giorgio Bocca.

la figura di mussolini: serietà e tragedia

Travaglio ha tracciato un profilo di Mussolini come figura “seria e tragica”, distante dall’immagine comica dipinta nella serie. Il giornalista ha messo in evidenza diverse forzature narrative, come il presunto uso di frasi moderne e inappropriate, che distorcono ulteriormente la realtà storica.

analisi del contesto contemporaneo

Oltre alle critiche alla serie, Travaglio ha fatto un parallelo tra Mussolini e le dinamiche politiche moderne. Ha evidenziato come oggi le reali minacce alle democrazie non provengano da camicie nere, bensì da big tech, poteri monopolistici dell’informazione e governi tecnici che sembrano ignorare le scelte popolari.