Riforma della Giustizia: Nordio e la Separazione delle Carriere Dal ’97, Cosa Cambia Ora?

Durante la recente seduta alla Camera, il Guardasigilli Carlo Nordio ha affrontato vari aspetti relativi alla riforma della giustizia, esprimendo l’importanza di alcuni temi chiave legati a tale trasformazione. Le sue dichiarazioni hanno suscitato attenzione e qualche controversia, specialmente in merito al percepito attacco a magistrati e alla questione del sorteggio.

intervento del guardasigilli

Carlo Nordio ha sottolineato che è stato costantemente informato sulle osservazioni ricevute, affermando di aver preso atto di queste ultime con notevole attenzione. Ha ribadito che non si può ritenere che abbia modificato le proprie posizioni nel corso degli anni. Infatti, ha citato un suo libro del 1997, recensito positivamente da noti giornalisti, dove già si parlava di temi come la separazione delle carriere e l’Alta corte di giustizia.

chiarimenti sulla separazione delle carriere

Il Guardasigilli ha chiarito che la proposta di separazione delle carriere non ha l’intento di punire i magistrati, bensì si basa su considerazioni tecniche, sistematiche e dogmatiche. Ha definito infondati i timori di una subordinazione del pubblico ministero all’esecutivo, affermando l’autonomia e l’indipendenza del loro operato rispetto alla riforma proposta.

alta corte di giustizia

Nordio ha poi trattato la questione del sorteggio, evidenziando come questo meccanismo rappresenti un elemento cruciale del sistema giuridico. Ha menzionato che gli organi decisionali, come la Corte di Assise e il Tribunale dei ministri, già operano tramite sorteggio, garantendo così una selezione di giudici altamente qualificati.

Ha inoltre ricordato l’origine dell’Alta corte di giustizia, sostendendo che essa derivasse da una proposta dell’opposizione volta a garantire maggiore indipendenza dal Csm.

lapsus nordio: comunicazioni in aula

Nell’ambito della discussione, il Guardasigilli ha commesso un lapsus quando, rispondendo a critiche riguardanti la sua assenza nelle sedute parlamentari, ha espresso rammarico per non aver potuto partecipare a tutte le “udienze” anziché alle “sedute”. Questo momento ha sollevato qualche momento di ilarità nell’emiciclo di Montecitorio, richiamando l’attenzione del presidente di turno.

scudo penale non nel ddl

Riguardo al tema dello scudo penale, Nordio ha smentito categoricamente che tale norma fosse stata inclusa nel disegno di legge. Ha spiegato come le riforme procedurali siano indirizzate a garantire diritti e tutele senza concedere impunità, cercando di proteggere la reputazione di chi potrebbe trovarsi coinvolto in indagini senza essere esposto all’infamia immediata di un’accusa pubblica.

Infine, il ministro ha affermato che eventuali modifiche al codice di procedura penale richiedono un approccio prudente e non avverranno nel breve periodo.