Alberto Trentini è un cooperante italiano che ha dedicato oltre dieci anni della propria vita nella cooperazione internazionale. Attualmente rappresenta l’Ong Humanity & Inclusion, ma da metà novembre non si hanno più notizie su di lui a seguito del suo arresto in Venezuela durante una missione umanitaria. La situazione suscita preoccupazione in quanto Trentini ha un’importante carriera dedita all’assistenza di popolazioni vulnerabili, in particolare quelle con disabilità.
Chi è Alberto Trentini
Trentini ha conseguito una laurea in storia moderna e contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari. Originario di Venezia, ha accumulato esperienze significative in diversi Paesi. Tra il 2023 e il 2024 ha collaborato con il Consiglio danese per i rifugiati a Barbacoas, in Colombia, mentre nel 2022 ha lavorato come field coordinator per l’Ong francese Solidarités International. Inoltre, ha ricoperto ruoli analoghi per Première Urgence Internationale e ha operato per l’organizzazione Coopi in Ecuador, Perù, Libano ed Etiopia. Altri Paesi in cui ha svolto missioni umanitarie includono Grecia, Nepal, Paraguay e Bosnia-Erzegovina.
L’arresto di Trentini
Il cooperante si trovava in Venezuela per una missione di aiuti umanitari ed è stato arrestato il 15 novembre 2024. Secondo quanto riportato dall’avvocato Alessandra Ballerini, Trentini era arrivato nel Paese il 17 ottobre e, durante un viaggio da Caracas a Guasdalito, è stato fermato a un posto di blocco insieme all’autista dell’Ong. Le informazioni riguardo al suo stato attuale sono scarse, e sembra che sia stato trasferito a Caracas, dove attualmente si trova in detenzione senza che siano state formalmente presentate accuse nei suoi confronti.
Dal momento dell’arresto, la famiglia e i legali non hanno ricevuto alcuna notizia ufficiale nemmeno dalle autorità competenti, e nessuno ha potuto comunicare con lui. Trentini soffre di problemi di salute e non ha accesso alle medicine necessarie, il che vota a un aggravamento della sua situazione.
Iniziative della Farnesina e dell’ambasciata
L’Ambasciata d’Italia e il Consolato Generale a Caracas, in collaborazione con la Farnesina, stanno attivamente seguendo la situazione di Alberto Trentini. Fin dai primi momenti dell’arresto, hanno mantenuto i contatti con la famiglia e i legali, cercando di ottenere maggiori informazioni sulle condizioni di detenzione del cooperante. Le autorità italiane hanno incessantemente richiesto l’assistenza consolare per garantire i diritti di Trentini e chiarire i motivi del suo arresto. È stata convocata anche l’Incaricata d’Affari venezuelana presso la Farnesina per discutere della questione e sollecitare un intervento immediato.