Un’importante operazione condotta dalle forze dell’ordine ha portato alla luce una truffa di rilevante entità nel settore delle borse di studio, coinvolgendo un numero significativo di studenti stranieri. Questa indagine, chiamata “Fake home”, ha dimostrato l’esistenza di un meccanismo illecito finalizzato all’ottenimento non autorizzato di aiuti economici, generando un danno di oltre mezzo milione di euro.
La maxi truffa
L’operazione è stata intrapresa dai militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Torino. Grazie alla collaborazione con l’Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario del Piemonte (Edisu), è stato possibile identificare irregolarità nei contratto di locazione di un 37enne ucraino residente a Torino. Questo individuo risultava avere stipulato contratti con 66 studenti, nei quali però erano prevalentemente fittizi.
Le indagini hanno rivelato che i contratti stipulati erano stati emessi senza una reale occupazione dei locali, mentre gli studenti coinvolti erano in realtà ospitati da conoscenti e non avevano accesso a contratti di locazione legittimi. Il 37enne ha quindi reso possibile che questi studenti potessero falsamente autodenunciarsi come locatari, permettendo loro di accedere alle borse di studio.
Grazie a questo sistema, gli studenti stranieri hanno ottenuto circa 513.522,95 euro di borse di studio per gli anni accademici 2022/2023 e 2023/2024, mentre il locatore ha intascato somme variabili tra 500 e 600 euro per ogni contratto falso. Ulteriori scoperte hanno portato alla luce un altro proprietario italiano di alloggi che ha permesso simili frodi.
Conseguenze legali e finanziarie
Al termine dell’operazione, sono stati denunciati un totale di 26 individui, tra cui:
- 2 proprietari di immobili
- 1 intermediario
- 23 studenti
Agli altri 47 studenti coinvolti sono state inflitte sanzioni amministrative per un importo complessivo di 404.544,61 euro. Alcuni di loro sono stati segnalati anche all’Autorità Giudiziaria per aver superato il limite di 3.999,96 euro relativo alle percezioni di aiuti illeciti. Grazie alle azioni intraprese, l’Edisu Piemonte ha potuto richiedere la restituzione di 323.807,45 euro di benefici già concessi e bloccare ulteriori erogazioni non ritenute dovute per 189.715,50 euro.