Un’importante iniziativa si sta sviluppando in Ucraina, in risposta alla complessità del conflitto attuale. La brigata Azov sta lanciando un progetto volto a creare un ‘battaglione internazionale’ per unire forze volontarie e combattenti da diverso contesti, nel tentativo di fronteggiare l’invasione russa iniziata tre anni fa.
il reclutamento e le qualifiche richieste
Con l’avvicinarsi del quarto anno di conflitto, la brigata Azov, come riportato dal “Guardian”, ha intensificato la ricerca di reclute con competenze specifiche, in particolare per coloro che parlano fluentemente inglese. Il comandante dell’unità, noto con il nome in codice ‘Karl’, sottolinea l’importanza di reclutare combattenti con esperienza militare pregressa. “Stiamo lottando affinché la Russia non possa avvicinarsi all’Europa”, afferma.
Il percorso di inserimento per i non ucraini inizia con una rigorosa procedura di reclutamento, che prevede anche colloqui a Kiev e valutazioni psicologiche. Inoltre, come evidenziato da ‘Karl’, è previsto un “test” volto a identificare eventuali infiltrati russi tra i candidati. Il primo periodo di addestramento si estende da uno a tre mesi, anche per coloro già formati militarmente. Dall’inizio del conflitto, sono deceduti 15 soldati britannici, sia volontari sia combattenti regolari, confermando i rischi associati a questa impresa.
persone e personalità coinvolte
- Comandante ‘Karl’
- Dan Sabbagh, esperto di difesa e sicurezza
- Combattenti e volontari britannici