Caso Ramy: Procura di Milano Indaga su Possibile Omicidio Volontario dei Carabinieri

L’incidente mortale avvenuto nel quartiere Corvetto a Milano sta suscitando un intenso dibattito pubblico e giuridico. La Procura di Milano sta considerando la possibilità di contestare il reato di omicidio volontario con dolo eventuale in seguito alla tragica morte di Ramy Elgaml, avvenuta la notte del 24 novembre. Questo evento ha avuto luogo in via Quaranta, precisamente all’incrocio con via Ripamonti, durante un inseguimento condotto da tre pattuglie di carabinieri, come dettagliato da un video di otto chilometri che ha mostrato momenti cruciali dell’inseguimento, caratterizzato anche da manovre contromano.

Indagati e accuse

Attualmente sono tre i carabinieri indagati per il loro ruolo nell’incidente, dei sei che erano presenti. Il vicebrigadiere al volante della gazzella è accusato di omicidio stradale, mentre altri due militari sono sotto inchiesta per falso e depistaggio. Le evidenze, inclusi video e messaggi vocali scambiati tra i militari, possono complicare ulteriormente la situazione legale degli indagati e allargare il novero delle responsabilità. Ad oggi, quattro persone figurano come imputati, con il giovane amico della vittima e il carabiniere della gazzella già indagati.

Le reazioni

Il video dell’incidente ha generato forti polemiche. In particolare, frasi pronunciate dalle forze dell’ordine durante la dinamica dell’inseguimento hanno scatenato reazioni accese. La senatrice Ilaria Cucchi, in una lettera al comandante generale dell’Arma, ha chiesto la sospensione e la destituzione di alcuni carabinieri, evidenziando l’incompatibilità tra la ricostruzione fornita e le immagini registrate. Anche il vicecapogruppo Marco Grimaldi ha espresso la necessità di chiarire l’accaduto, mentre il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha invocato trasparenza con riferimento a possibili abusi da parte delle forze dell’ordine.

La posizione della maggioranza, rappresentata da figure come Riccardo De Corato e Silvia Sardone, ha denunciato un presunto “linciaggio mediatico”, difendendo l’operato delle forze dell’ordine e sostenendo che il giovane deceduto non rispetta la legge, poiché ha forzato un posto di blocco e non indossava il casco. Per molti, la questione rimane cruenta e richiede un chiarimento approfondito.

  • Ramy Elgaml
  • Ilaria Cucchi
  • Marco Grimaldi
  • Riccardo Magi
  • Riccardo De Corato
  • Silvia Sardone