La gestione della malattia di Parkinson richiede approcci terapeutici diversificati e personalizzati, mirati a migliorare la qualità della vita dei pazienti. La neurologa Anna Rita Bentivoglio, esperta nel campo, evidenzia come le terapie disponibili possano variare dalla somministrazione orale all’infusione, fino ad arrivare a pratiche chirurgiche nei casi più complessi.
personalizzazione del trattamento
Secondo Bentivoglio, “Nella storia del paziente con malattia di Parkinson ci sono veramente tante possibilità per una personalizzazione del trattamento”. La malattia, considerata complessa, si manifesta non solo attraverso il tremore a riposo, ma include anche una serie di disturbi non motori. Nei primi stadi, i pazienti riescono a gestire i sintomi con un numero limitato di farmaci, ottenendo un miglioramento sia motorio che non motorio.
complicazioni e strategie terapeutiche
Con il progredire della malattia, i pazienti iniziano a riscontrare fluttuazioni nei sintomi, che possono ostacolare significativamente la loro vita quotidiana, soprattutto la qualità del sonno. Quando i farmaci orali non sono più sufficienti, si rende necessario un approccio di secondo livello, che può includere:
- Iniezioni sottocutanee di farmaci
- Infusione di farmaci tramite una cannula nello stomaco
- Utilizzo di pompe per erogare farmaci in modo continuo
terapia infusionale
La terapia infusionale si è rivelata di grande valore, in particolare per i pazienti con malattie più avanzate. Con la nuova forma di foslevodopa/foscarbidopa, è possibile un’erogazione continua dei farmaci, migliorando significativamente la gestione dei sintomi durante il giorno e la notte.
opzioni chirurgiche
Un’altra opzione di trattamento per i pazienti affetti da Parkinson è rappresentata dalle terapie chirurgiche, che stimolano aree specifiche del cervello. Bentivoglio sottolinea che questa alternativa è spesso preziosa per chi non può o non vuole sottoporsi a operazioni invasive.
impatto sulla qualità della vita
È evidente il cambiamento che la terapia infusionale può comportare nella vita dei pazienti e dei loro familiari. I progressi nel trattamento si riflettono non solo sulla possibilità di eseguire azioni quotidiane come:
- Allacciarsi i bottoni
- Nutrire se stessi senza difficoltà
- Guidare l’automobile
- Gestire una giornata lavorativa
riposo notturno e terapia
Un aspetto fondamentale della gestione della malattia è il riposo notturno. La terapia infusionale può migliorare notevolmente la qualità del sonno, evitando che i pazienti si sveglino frequentemente durante la notte. La corretta dosazione dei farmaci garantisce così un riposo effettivo e ristoratore.
sviluppo della terapia
Le tecniche di somministrazione dei farmaci si sono evolute nel tempo, riducendo gli interventi invasivi e migliorando l’accessibilità per i pazienti. Questa innovazione ha contribuito a trasformare la gestione della malattia di Parkinson, rendendo le terapie più efficaci e meno gravose.