Recentemente, sono emerse importanti notizie riguardanti la campagna elettorale di Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, attualmente coinvolta in una vicenda di contestazioni che potrebbero portare a una sua decadenza dall’incarico.
Le contestazioni emerse dalla verifica delle spese per la sua campagna hanno portato a sette punti critici identificati dal Collegio regionale di garanzia elettorale, il quale ha espressamente disposto la trasmissione dell’ordinanza sia al presidente del Consiglio regionale che alla Procura della Repubblica.
Le norme violate
Le violazioni oggetto di contestazione riguardano sia la legge nazionale 515/1993 sia la legge regionale 1/1994. I punti contestati si possono sintetizzare come segue:
- Primo punto: La dichiarazione di spesa e il rendiconto depositati risultano non conformi.
- Secondo punto: Non è stato nominato un mandatario, la cui nomina è obbligatoria.
- Terzo punto: Manca un conto corrente dedicato esclusivamente alla raccolta dei fondi.
- Quarto punto: Non è presente l’asseverazione e la sottoscrizione del rendiconto da parte del mandatario.
- Quinto punto: Non è stato prodotto l’estratto del conto corrente bancario o postale.
- Sesto punto: Dalla lista dei movimenti bancari non emergono i nomi dei soggetti che hanno finanziato la campagna.
- Settimo punto: Non è chiaro su quale conto corrente siano state accreditate le somme indicate nel documento delle operazioni tramite PayPal.
In risposta a tali contestazioni, Alessandra Todde ha presentato una memoria il 4 dicembre. L’analisi di queste considerazioni ha condotto il Collegio a decidere per la richiesta di decadenza dall’incarico, limitandosi a risolvere solo la sesta contestazione.