L’attuale situazione riguardante Cecilia Sala, la giornalista detenuta in Iran dal 19 dicembre, sta sollevando preoccupazioni sia in Italia che a livello internazionale. La diplomazia italiana è attivamente impegnata nel tentativo di ottenere la liberazione della reporter e il miglioramento delle condizioni della sua detenzione.
l’intervento dell’ambasciatrice italiana
Questa mattina, l’ambasciatrice italiana a Teheran, Paola Amadei, ha incontrato il direttore per l’Europa del ministero degli Esteri iraniano. Durante l’incontro, Amadei ha rinnovato la richiesta per il rilascio immediato di Cecilia Sala e ha chiesto la possibilità di inviare in carcere generi di prima necessità per garantire un adeguato supporto alla giornalista.
la reazione del governo italiano
Il governo guidato da Giorgia Meloni sta seguendo attentamente il caso di Cecilia Sala. Le autorità italiane stanno esercitando pressioni su Teheran non solo per ottenere la liberazione della reporter, ma anche per assicurare che durante la detenzione venga rispettata la sua dignità umana. Una nota da Palazzo Chigi ha confermato tali sforzi, evidenziando una serie di iniziative intraprese dopo un vertice dedicato al caso.
il caso di un altro detenuto
Inoltre, la nota ha messo in luce la questione di Mohammad Abedini, un ingegnere iraniano arrestato su richiesta degli Stati Uniti il 22 dicembre a Malpensa. Attualmente, Abedini si trova in carcere a Milano. Le autorità iraniane hanno chiesto la sua liberazione, ma la procura ha già presentato opposizione alla concessione degli arresti domiciliari. La decisione dei giudici riguardante questa situazione è attesa per il 15 dicembre.
ospiti e personalità coinvolte
- Paola Amadei – Ambasciatrice italiana a Teheran
- Cecilia Sala – Giornalista detenuta
- Giorgia Meloni – Primo Ministro italiano
- Mohammad Abedini – Ingegnero iraniano arrestato