Lavoro retribuito e frode documentale
Un uomo di 38 anni, beneficiario di prestazioni RSA, è stato arrestato il 18 dicembre per aver messo in atto una vasta operazione di falsificazione di documenti. Le sue attività illecite garantivano un profitto mensile di circa 5.000 euro, consistendo nella produzione di falsi “di alta qualità” di diversi documenti amministrativi, tra cui assegni, patenti di guida e carte di identità.
Il comportamento sospetto e l’arresto
La scoperta del caso è avvenuta a causa di un’attività anomala rilevata nel registro nazionale degli assegni irregolari. Il sospettato si è tradito effettuando 254 consultazioni in un solo giorno, nel tentativo di verificare se i suoi assegni falsificati fossero stati identificati come tali.
Questi documenti fraudulentamente creati sono stati utilizzati per truffare negozi Monoprix nella regione parigina, con una perdita complessiva stimata di 19.000 euro.
Qualità dei documenti contraffatti
La squadra antifrode, coinvolta nelle indagini da inizio ottobre, ha segnalato l’eccezionale qualità degli assegni falsificati. Gli assegni erano così ben riprodotti da risultare “quasi impercettibili”, evidenziando un livello significativo di competenza tecnica nel campo della falsificazione.
La ricerca a La Queue-en-Brie ha rivelato un vero e proprio laboratorio di falsificazione.
Precedenti penali e sorveglianza
Le indagini hanno evidenziato che il sospettato non era estraneo a questi crimini. Già condannato per frode organizzata, si trovava sotto controllo giudiziario al momento del reato.
Il suo arresto nell’ottobre scorso, mentre era in possesso di documenti d’identità contraffatti, ha facilitato l’individuazione del laboratorio clandestino tramite il suo telefono.
Eliminazione di un’organizzazione criminale
Una perquisizione della sua abitazione ha portato alla luce un completo laboratorio di falsificazione, dimostrando l’entità delle sue attività illecite. Durante la custodia cautelare, il 38enne ha ammesso le sue colpe, dichiarando che l’attività era necessaria per “integrare la sua RSA”. Ciò non gli ha impedito di essere accusato di “frode organizzata di gruppo e contraffazione abituale di assegni”.
Riflessioni sulla criminalità e la vigilanza
Questo caso sottolinea la crescente complessità delle operazioni di contraffazione e le difficoltà delle autorità nel rilevarle. Inoltre, mette in evidenza l’importanza di un sistema di vigilanza bancaria appropriato e di una cooperazione efficace tra le diverse forze di polizia nella lotta contro il crimine finanziario.