Un tragico evento ha colpito la comunità di Marsa Alam, in Egitto, determinando la morte di un turista italiano di 48 anni, Gianluca Di Gioia, a seguito di un attacco di uno squalo. Le testimonianze raccolte evidenziano gravi lacune nei soccorsi, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei turisti nelle acque locali.
dettagli sull’attacco a gianluca di gioia
L’incidente si è verificato in un’area ritenuta sicura, contrassegnata da boe. Un turista tedesco e una donna polacca, testimoni oculisti, hanno riferito di aver visto l’attacco senza che ci fosse un intervento tempestivo da parte dei bagnini o del personale medico. Entrambi hanno sottolineato la loro incredulità per l’assenza di soccorsi immediati mentre l’uomo veniva ferito dallo squalo. Le loro osservazioni fanno emergere dettagli inquietanti riguardanti la gestione della situazione.
- Renè, turista tedesco: “Di Gioia non era al largo, i bagnini sono rimasti fermi a guardare”.
- La testimone polacca, Fryzjer: “Il personale era impassibile e senza i mezzi per intervenire”.
le reazioni e le indagini in corso
Ulteriori testimonianze hanno confermato la mancanza di una reazione adeguata da parte del personale dell’hotel, lasciando i presenti sconcertati. Fryzjer ha evidenziato come il bagnino non fosse dotato di alcun mezzo di soccorso, creando un clima di incertezza e paura.
Peppino Fappani, un altro turista che ha tentato di soccorrere Di Gioia, ha riportato ferite durante il tentativo. La Procura di Qusayr ha avviato un’inchiesta per chiarire le circostanze della tragedia e la reazione delle autorità locali.
rilievi sulla sicurezza turistica
Questo incidente mette in evidenza l’urgente necessità di rivedere le misure di sicurezza nelle località turistiche, specialmente per quanto riguarda la protezione contro attacchi di squali e la preparazione del personale ad affrontare emergenze. L’episodio di Marsa Alam invita a riflettere sulla necessità di stabilire protocolli chiari per garantire interventi rapidi ed efficienti.
La scomparsa di Gianluca Di Gioia segna una grave perdita per la sua famiglia e per il suo circondario. Si auspica che le indagini possano portare a una riorganizzazione delle misure di sicurezza, contribuendo a garantire la tranquillità di tutti i visitatori delle località balneari.