Entrata in vigore del nuovo Codice della strada
A partire da domani, entra in vigore il nuovo Codice della Strada, sollevando interrogativi sulle nuove disposizioni. In un’intervista a Libero, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha voluto chiarire la situazione, smentendo le “falsità” diffuse dall’opposizione. L’intento principale è quello di “ridurre incidenti e vittime”, affrontando un fenomeno crescente in cui gli incidenti stradali rappresentano una delle principali cause di mortalità tra i giovani in Italia.
Una delle principali problematiche negli incidenti è rappresentata dalle distrazioni alla guida. Salvini promuove una politica di tolleranza zero: le violazioni non si limiteranno a multe pecuniarie, ma potrebbero portare anche alla sospensione della patente. Inoltre, si applicherà la tolleranza zero anche all’uso di droghe, includendo misure protettive per coloro che assumono medicinali con cannabinoidi, solo previa prescrizione medica.
Per tutelare i ciclisti, sono state introdotte norme di sicurezza: è previsto che le piste ciclabili siano “percorsi protetti”, e i sorpassi devono avvenire a una distanza minima di 1,5 metri. Gli utenti di monopattini, invece, dovranno disporre di targa, assicurazione e casco. Salvini ha accentuato che, mentre in Europa si assiste a un parziale ritiro di tali mezzi a causa della loro pericolosità, l’Italia ha scelto una “mediazione ragionevole”, favorendo l’uso dei monopattini soprattutto in contesti urbani.
Regolamentazione degli autovelox e politiche su droghe leggere
Il ministro ha affrontato il tema delle sostanze droghe leggere, affermando che il ritiro della patente potrà avvenire anche per chi risulti positivo a queste sostanze, anche dopo un certo periodo dal consumo. Sottolinea che “ogni droga è pericolosa”. Le linee guida seguono quelle fornite dal Ministero della Salute, sempre con l’obiettivo di tutelare la sicurezza di tutti gli utenti della strada, dai pedoni ai ciclisti, fino agli automobilisti e motociclisti.
Inoltre, il leader della Lega ha rivendicato un successo signficativo: l’introduzione di normative contro gli autovelox selvaggi. Pur riconoscendo l’importanza degli autovelox per prevenire comportamenti rischiosi, ha criticato l’uso eccessivo e il loro utilizzo meramente per generare introiti, definendolo come “tasse nascoste”. Ha anche commentato le politiche di alcuni sindaci che hanno ampliato le zone a 30 km/h, etichettando tali scelte come “improprie e dannose”.
Dal rilievo delle multe all’autonomia e al caso Open Arms
Contrari a quanto affermato da alcune fonti, Salvini ha chiarito che non ci sarà un incremento sproporzionato delle multe, ma l’aumento sarà limitato a situazioni specifiche, come il parcheggio in aree riservate a disabili e autobus, o in prossimità di incroci. La sospensione della patente sarà riservata a casi ben delineati, con l’auspicio che ciò serva da deterrente.
Il ministro ha manifestato soddisfazione per l’introduzione di sanzioni severe e del ritiro della patente per chi abbandona animali sulle strade. In merito all’Autonomia, si è mostrato aperto a interventi in risposta alle osservazioni della Corte Costituzionale, mentre il processo Open Arms è stato descritto con ottimismo, esprimendo che “in un Paese normale chi contrasta l’immigrazione clandestina non può essere condannato”. Ha anche criticato la decisione del Tar del Lazio di bloccare la sua ordinanza contro lo sciopero, lamentando ulteriori “caos e disagi” derivanti da questa sentenza.