Roma, il Campidoglio ha avviato un gruppo di lavoro per fronteggiare la situazione critica legata al concertone di Capodanno, previsto al Circo Massimo. A pochi giorni dalla fine dell’anno, si è creata un’emergenza organizzativa, provocata dall’esclusione del trapper Tony Effe e dall’impatto di tale scelta, che ha portato anche alla rinuncia di altri artisti.
A Roma il Campidoglio vara un nuovo Gruppo di lavoro salva-concertone
La controversia è emersa a seguito dell’esclusione di Tony Effe per i suoi testi considerati sessisti. Questa decisione, in risposta a pressioni da parte di associazioni contro la violenza di genere, ha condotto al ritiro di artisti come Mahmood e Mara Sattei, lasciando la manifestazione priva di artisti e senza una strategia ben definita da parte del Comune.
Capodanno a rischio il concertone di Roma – Circo Massimo
Parallelamente, il concertone privato di Tony Effe presso il PalaEur, che offre biglietti a prezzi contenuti, ha registrato un quasi totale esaurimento dei posti. Questa situazione ha amplificato le pressioni sul Campidoglio, il quale sta considerando diverse opzioni per non disattendere le aspettative delle 80mila persone che si prevede parteciperanno al Circo Massimo.
Questo sviluppato ha suscitato reazioni contrastanti tra i politici. Esempi di sostegno alla decisione di Gualtieri provengono da figure come Carlo Calenda e Gian Marco Centinaio, che hanno sottolineato l’importanza di non finanziare con fondi pubblici messaggi ritenuti offensivi nei confronti delle donne.
La Task Force anti-figuraccia colossale
Attualmente, resta da stabilire se il Comune riuscirà a salvare il concertone o se Roma dovrà rinunciare all’evento tradizionale di fine anno. Con il tempo che scorre, la task force istituita dal Campidoglio sta operando intensamente per evitare una figura poco dignitosa e realizzare una serata che soddisfi le aspettative collettive.