La tensione tra Turchia e Israele si intensifica nel contesto della crisi in Siria, con entrambe le nazioni che si trovano a fronteggiare sfide strategiche significative. Questo rapporto teso, storicamente complesso, potrebbe diventare una delle questioni centrali per l’Amministrazione Trump, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.
la rivalità tra turchia e israele
La Turchia, sotto la guida di Recep Tayyip Erdogan, ha espresso preoccupazione riguardo all’influenza israeliana in Siria, temendo che quest’ultima possa compromettere i propri piani per il dopo-Assad. Secondo Gönül Tol del Middle East Institute, i funzionari turchi desiderano che la nuova Siria sia sotto il loro controllo.
preoccupazioni e alleanze regionali
La leadership israeliana rimane scettica sulle garanzie fornite da Ahmad al-Sharaa, noto come Abu Mohammed al Jawlani. Israele teme che un’alleanza di islamisti sunniti, guidata dalla Turchia, possa diventare una minaccia paragonabile all’asse sciita sostenuto dall’Iran. Questo timore è amplificato dal sostegno di Erdogan a gruppi antagonisti di Israele, come Hamas.
Recentemente, la Turchia ha richiesto a Israele di ritirarsi dalle Alture del Golan, accusando Tel Aviv di ostacolare la transizione politica in Siria. Yuli Edelstein, presidente della Commissione Affari esteri e Difesa del Parlamento israeliano, ha espresso la preoccupazione che la situazione possa degenerare in conflitti diretti.
la dominanza turca in siria
Con l’emergere della Siria post-Assad, la Turchia sta conquistando un ruolo predominante, portando Erdogan a perseguire ambizioni di estensione della propria influenza. Eyal Zisser, storico del Medio Oriente, sottolinea che Israele potrebbe preferire una Siria controllata dalla Turchia piuttosto che dall’Iran. Vi sono resistenze anche da parte di partner regionali degli Stati Uniti, come Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Giordania.
l’offensiva dell’esercito nazionale siriano
Attualmente, l’Esercito nazionale siriano, supportato da Ankara, è coinvolto in offensive contro i curdi nel nordest della Siria, in zone dove sono presenti le forze statunitensi. La Turchia considera il PKK un’organizzazione terroristica e, di conseguenza, si oppone fermamente alla sua influenza nella regione. L’ex diplomatico turco Aydın Selcen ha avvertito che un supporto israeliano ai curdi rappresenterebbe un passo avventato nei rapporti con Ankara.
conseguenze geopolitiche
Le tensioni tra Turchia e Israele potrebbero avere ripercussioni significative, ma le comunicazioni rimangono attive e la possibilità di un miglioramento non è da escludere. Le dinamiche attuali suggeriscono che, mentre il conflitto siriano si evolve, entrambe le nazioni cercheranno di navigare le nuove realtà geopolitiche con cautela.
- Recep Tayyip Erdogan – Presidente della Turchia
- Benjamin Netanyahu – Premier di Israele
- Gönül Tol – Middle East Institute
- Yuli Edelstein – Presidente della Commissione Affari esteri e Difesa del Parlamento israeliano
- Eyal Zisser – Università di Tel Aviv
- Ahmad al-Sharaa (Abu Mohammed al Jawlani) – Leader di Al-Nusra
- Aydın Selcen – Ex diplomatico turco