Nel corso delle indagini sulle minacce di possibili attentati che potrebbe subire l’Università di Pittsburgh l’FBI ha deciso di sequestrare uno dei server gestito da Isole nella Rete.
Isole nella Rete è una importante eredità del network ECN, attivo sin dagli anni ’80 con la sua rete di BBS, importante perchè tra i molti servizi multimediali che offre c’è anche l‘anonymous remailer Mixmaster, che permette di inviare email in modo anonimo. Tra gli utenti ci sono molti attivisti per i diritti civili che sfruttano l’anonimato, oppure la possibilità di uno pseudonimo, offerto dal servizio per diffondere informazioni che potrebbero mettere in pericolo loro stessi o le loro famiglie. Alla base del sequestro ci sarebbe proprio l’ipotesi che l’autore delle minacce abbia usufruito di tale servizio di anonimato per inviare le sue minacce.
Il provvedimento dell’FBI che secondo molti non ha nulla a che fare con il sospettato che le autorità federali stanno cercando ha però causato molti disagi a migliaia di utenti vittime dell’improvvisa sospensione. A tal proposito Devin Theriot-Orr, il portavoce del provider Riseup Networks, anche lui uno tra le migliaia di persone che usufruivano di Isole nella Rete, ha dettto :” L‘FBI sta usando un approccio molto pesante, spegnendo i servizi per centinaia di utenti per via delle azioni di un anonimo. Ciò risulta particolarmente maldestro se si considera che è improbabile che sul server vengano trovate tracce delle email incriminate. Sequestrare il server non fermerà le minacce. In più, il network di anonymous remailer non viene intaccato dall’eliminazione di questa macchina. Quindi non possiamo che chiederci perché sia stata intrapresa un’azione così drastica quando le autorità sapevano che nessuna informazione utile alle loro indagini avrebbe potuto essere trovata sul server”.