Il futuro dell’Ucraina rappresenta una questione cruciale per l’Unione Europea. Durante una conferenza stampa a Bruxelles, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito che il 2025 si preannuncia come anno decisivo. Con circa tre anni trascorsi dall’inizio dell’invasione russa, von der Leyen ha sottolineato l’importanza di rafforzare l’Ucraina, definendo il sostegno europeo come un imperativo sia morale che strategico. Ha ricordato che, fino ad oggi, l’Europa ha fornito un aiuto finanziario all’Ucraina pari a quasi 130 miliardi di euro.
siria
Riguardo alla Siria, von der Leyen ha chiarito che “tutti i rimpatri” di rifugiati dall’Unione Europea devono essere volontari, sicuri e dignitosi. Durante il Consiglio Europeo, è emersa la necessità di un ritorno graduale dei siriani, sebbene la situazione sul campo rimanga instabile. Ha evidenziato la collaborazione in atto con l’Unhcr, che ora ha accesso a tutto il territorio siriano.
La caduta di Bashar al Assad offre finalmente nuove speranze per il popolo siriano, ma è prematuro valutare la stabilità della nuova leadership. Von der Leyen ha affermato che l’Europa ha un ruolo fondamentale nel sostenere la Siria in questo contesto critico, sottolineando l’importanza di intensificare i contatti per affrontare i bisogni umanitari.
Inoltre, è stato confermato l’instaurarsi di canali di colloquio politici con il gruppo Hayat Tahrir al-Sham, segnalando un ritorno dell’ambasciatore europeo a Damasco come un passo positivo.
orban: “non c’è soluzione al campo di battaglia, serve la diplomazia”
Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha enfatizzato che la situazione in Ucraina non offre soluzioni sul campo di battaglia, proponendo quindi un approccio diplomatico. Durante un momento teso della conferenza, von der Leyen ha contestato l’uso del termine “impegno militare”. Ha ribadito che, se Mosca interrompesse le ostilità, la pace sarebbe immediatamente raggiungibile.
Orban ha lanciato una proposta di tregua natalizia per salvare vite umane durante le festività ortodosse, sottolineando che la protezione della vita umana rappresenta un valore europeo.
costa: “ue unita per pace giusta, non capitolazione”
Il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, ha confermato che l’Unione Europea è unita nel sostegno all’Ucraina, perseguendo una pace globale, giusta e duratura. Solo l’Ucraina, secondo Costa, ha il diritto di definire i termini di pace e di stabilire le condizioni per eventuali negoziati. Ha sottolineato che il momento attuale richiede un rafforzamento dell’Ucraina per tutte le eventualità future, trasmettendo questo messaggio anche al presidente Volodymyr Zelensky.