Un’importante sentenza è stata emessa dai giudici della quinta sezione collegiale di Roma riguardo a un caso di violenza sessuale che ha scosso la comunità. Questo evento, avvenuto nella notte di Capodanno del 2020 in una villa del quartiere Primavalle, ha portato a un processo che ha coinvolto diversi imputati.
17 dicembre 2024 | 18.00
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La condanna a 5 anni e mezzo è stata inflitta a P.R., accusato di aver perpetrato uno stupro nei confronti di una ragazza di 16 anni. La procura aveva inizialmente richiesto una pena più severa, pari a 12 anni e sei mesi. Secondo le indagini, il gruppo di ragazzi, tra cui alcuni minorenni, avrebbe approfittato dello stato di incoscienza della vittima, causato dall’assunzione di alcol e droghe. Attualmente, due minorenni sono già sotto processo, mentre per un terzo maggiorenne è stata richiesta una sospensione del giudizio.
Reazione del legale della vittima
Il legale della parte civile, avvocato Licia D’Amico dell’associazione “Bon’t Worry”, ha commentato la condanna definendo l’accaduto come una “vicenda orribile”. A quasi quattro anni dagli eventi, la sentenza è considerata di una gravità inferiore rispetto alle aspettative, in quanto i giudici hanno ritenuto valide solo le accuse di stupro individuale e non quelle di stupro di gruppo. Sarà ora difficile comunicare la sentenza alla giovane, riaprendo ferite già profonde.