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Rischio di depressione tre volte superiore in individui affetti da patologie rare e nei loro familiari rispetto alla popolazione generale.
17 dicembre 2024 | 17.22
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Simona Bellagambi, vicepresidente di Eurordis e rappresentante per l’estero di Uniamo – Federazione italiana malattie rare, ha sottolineato la necessità di condivisione e collaborazione tra diversi attori per affrontare le sfide poste dalle malattie rare durante l’evento organizzato da Lundbeck Italia, tenutosi a Roma. Bellagambi ha evidenziato come queste patologie abbiano un impatto notevole sul benessere sociale, l’impatto economico e sul lavoro dei caregiver, così come sulla qualità della vita dei Pazienti.
Le malattie rare comprendono un ampio spettro di condizioni, molte delle quali sono di natura neurologica, neuromuscolare o malformativa. La vicepresidente ha richiamato l’attenzione sull’importanza di reti europee di riferimento, come Itaca, per gestire le competenze cliniche necessarie. Secondo Bellagambi, l’impatto delle malattie rare sulla salute mentale è significativo, poiché alcune di esse presentano comorbilità neurologiche che richiedono un’adeguata identificazione e assistenza tempestiva. In assenza di un intervento precoce, vi è il rischio di deterioramento delle condizioni psicologiche non solo dei pazienti ma anche dei loro familiari.
Le statistiche rivelano che le persone affette da malattie rare e i loro familiari affrontano un rischio di depressione superiore di tre volte rispetto alla media generale, un dato preoccupante attribuibile alla complessità delle malattie rare, che spesso richiedono anni per una diagnosi corretta e generano incertezze riguardo al futuro.
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