Scopri le Nuove Regole NCC: Cosa Cambia per i Cittadini

L’Unione Nazionale Consumatori esprime preoccupazioni riguardo alle recenti modifiche normative che potrebbero avere un impatto significativo sui consumatori nel settore del noleggio con conducente (ncc). Le nuove disposizioni, stabilite dal decreto interministeriale 226 del 16 ottobre 2024, potrebbero comportare una serie di conseguenze per gli utenti.

tempi di attesa prolungati e incremento delle tariffe

Secondo Mauro Antonelli, esperto dell’Unione Nazionale Consumatori, i cambiamenti apportati comportano “tempi di attesa più lunghi per fruire del servizio, un probabile aumento delle tariffe, minore flessibilità nelle prenotazioni e difficoltà nell’utilizzo delle applicazioni per la mobilità”.

regole riguardanti le corse ncc

Il decreto stabilisce che, se le corse non partono dalla rimessa, devono intercorrere 20 minuti tra una corsa e l’altra. Questa attesa si applica nel caso in cui un conducente, mentre è in servizio, riceva una nuova richiesta di corsa. Pertanto, anche se l’auto è a disposizione, il cliente dovrà aspettare 20 minuti prima di poter partire, risultando in un notevole spreco di tempo.

vincoli e concorrenza

Inoltre, si stabilisce che il luogo di partenza deve coincidere con l’arrivo del servizio precedente. Questo potrebbe creare inefficienze, poiché i conducenti devono tornare in rimessa prima di accettare nuove corse.

posizione dell’unc

L’Unione Nazionale Consumatori propone una liberalizzazione del settore, suggerendo l’eliminazione di vincoli territoriali per permettere sia ai tassisti che agli ncc di offrire i propri servizi in modo più flessibile. La proposta prevede che i tassisti in difficoltà durante eventi speciali possano operare anche in altre città, alleviando così il problema della scarsità di taxi.

ripercussioni dell’inefficienza normativa

Viene evidenziato che queste disposizioni non solo limitano la libertà di iniziativa economica, garantita dalla Costituzione, ma si oppongono anche a una sentenza precedente della Corte Costituzionale che dichiarava incostituzionale l’obbligo di rientro in rimessa.

finalità e obblighi inadeguati

Le misure introdotte sembrano aggravare l’attività dei conducenti ncc, favorendo ingiustamente i servizi taxi rispetto alla mobilità di mercato. L’operatività ncc è rallentata da requisiti complicati che non agevolano né migliorano l’efficienza del servizio.