obiettivi delle aree protette in Italia
La conservazione dell’ambiente e la protezione del territorio storico e naturale sono oggi al centro di importanti discussioni. Alla luce degli Stati Generali delle Aree Protette in corso a Roma, si è delineato un piano significativo che mira a culminare nel 2030 con il 30% di territorio protetto, sia terrestre che marino.
le dichiarazioni di federparchi
Luca Santini, presidente di Federparchi, ha illustrato la necessità di un sistema integrato per le aree protette. Questo approccio prevede l’inclusione di parchi nazionali, parchi regionali e zone marine sotto un’unica guida, con una visione condivisa. Gli obiettivi richiesti dall’Unione Europea implicano ambiziosi cambiamenti nella legislazione esistente.
modifiche legislative necessarie
Secondo Santini, per realizzare questo progetto ambizioso è fondamentale rivedere l’attuale legge quadro istitutiva delle aree protette, la legge 394 del 1991, che risente di un notevole fardello temporale. L’adeguamento normativo si rende imprescindibile per tradurre in realtà le aspirazioni di conservazione del patrimonio naturale italiano.
principali punti di discussione
- Aumento delle aree protette al 30% entro il 2030
- Integrazione di parchi nazionali, regionali e aree marine
- Modifica della legge 394 del 1991
- Visione comune per la conservazione dell’ambiente
Il consenso e il supporto di tutte le parti interessate giocheranno un ruolo cruciale nel successo di questa iniziativa, essenziale non solo per l’Italia, ma per l’intero ecosistema europeo.