Burnout Medici: Il 50% degli Operatori Sanitari a Rischio secondo l’Osservatorio Eurispes-Enpam

analisi del rapporto sulla salute

Recentemente, è stato presentato il terzo “Rapporto sulla Salute e il Sistema Sanitario”, frutto del lavoro dell’Osservatorio Eurispes-Enpam. Tale rapportazione ha messo in luce le principali problematiche attuali che affliggono il settore sanitario, in particolare riguardo al personale medico e infermieristico. Il presidente dell’Osservatorio, Carlo Ricozzi, ha evidenziato come il personale sanitario sia costretto a operare in uno stato di continua emergenza, il che ha portato a un significativo aumento dei fenomeni di burnout, riscontrato in almeno il 50% degli intervistati.

le conseguenze del burnout

Il fenomeno del burnout non è soltanto legato a stress e affaticamento, ma contribuisce anche a problematiche di natura fisica e psicologica. La costante pressione sui professionisti del settore sanitario può interferire gravemente con la qualità delle cure offerte ai pazienti e con la salute stessa degli operatori. Ricozzi sottolinea che l’approccio attuale, volto a incrementare l’impegno lavorativo, non affronta le cause originarie di tale stato di malessere.

riprogettare l’organizzazione del lavoro

È fondamentale riconsiderare la gestione e l’organizzazione del sistema sanitario. Ricozzi suggerisce l’importanza di iniziare da una modifica delle dinamiche lavorative, favorendo una maggiore armonizzazione tra esigenze professionali e esigenze personali e familiari, senza dimenticare il desiderio dei giovani professionisti di lavorare in team. Questo approccio potrebbe includere la possibilità di disconnettersi dai dispositivi mobili durante il tempo libero, riducendo così lo stress accumulato durante le ore di lavoro.

principali attori della discussione

All’interno della presentazione del rapporto, hanno partecipato diverse personalità, tra cui:

  • Carlo Ricozzi
  • Rappresentanti dell’Osservatorio Eurispes-Enpam
  • Esperti del settore sanitario

Il dialogo emerso da questo incontro evidenzia l’urgenza di rivedere le strutture e le procedure attuali, per garantire un futuro sostenibile e sano per il personale sanitario e, di conseguenza, per i pazienti che ricevono assistenza.