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Nel programma Che tempo che fa, il virologo Roberto Burioni ha espresso forti critiche nei confronti dei soggetti non vaccinati, sottolineando le conseguenze negative delle loro scelte sulla salute pubblica e sull’intera comunità.
Burioni ha puntato il dito contro coloro che, a fronte dell’obbligo di vaccinazione per gli over 50, hanno rifiutato di vaccinarsi. Sottolinea che tale comportamento mette a rischio non solo la propria vita, ma anche quella degli altri, contribuendo alla diffusione del virus. “I non vaccinati hanno avuto un comportamento irresponsabile, simile a chi guida in stato di ubriachezza”, ha affermato.
Impatto delle decisioni sui non vaccinati
Burioni ha evidenziato come la cancellazione delle multe ai non vaccinati comporti un mancato incasso di circa 170 milioni di euro, cifra che potrebbe essere utilizzata per costruire strutture sanitarie necessarie. Il professore ha espresso la sua preoccupazione verso il messaggio di sfiducia nei confronti del vaccino e della scienza, avvertendo che ciò può avere gravi ripercussioni sulla salute pubblica.
Critiche ai leader politici
Il virologo ha anche commentato le dichiarazioni di alcuni politici, come l’onorevole Lisei, che sembrano giustificare le paure dei non vaccinati. Secondo Burioni, tali affermazioni non solo minimizzano la gravità della situazione, ma non offrono una corretta informazione alla cittadinanza.
Consequenze della mancanza di vaccinazioni
Bambini in Italia stanno morendo di pertosse e si registrano casi di morbillo, malattie praticamente eradicate in altri paesi a causa della disinformazione e della sfiducia verso i vaccini. Burioni evidenzia con preoccupazione come questa sfiducia si traduca in scelte che mettono a repentaglio la salute collettiva.
Conclusioni sulle istituzioni sanitarie
Il professore conclude affermando che alimentare la sfiducia verso le istituzioni sanitarie per fini politici costituisce un atteggiamento irresponsabile, in quanto compromette il benessere della società nel suo complesso.
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