Riforma Fondi di Coesione UE: La Cruciale Sfida del Futuro

raffaele fitto e il suo ruolo come commissario europeo

Il nuovo incarico di Raffaele Fitto come commissario europeo per la Coesione e Vicepresidente esecutivo presenta numerosi impegni significativi. Le responsabilità che gli sono state conferite rivestono un’importanza cruciale per il futuro economico e politico dell’Unione Europea.

l’importanza della politica di coesione

Il mandato di coesione, che costituisce circa un terzo del bilancio dell’UE, ha avuto un impatto decisivo per promuovere lo sviluppo delle aree meno favorevoli e per facilitare l’integrazione dei nuovi membri nell’Unione, aumentando così la sua resilienza. Nonostante ciò, si stanno manifestando alcune debolezze strutturali all’interno di questo strumento, richiedendo un’attenta analisi e riforma da parte di Fitto.

la struttura del bilancio per la coesione

La politica di coesione è fondamentale per il progetto europeo, focalizzandosi sulla solidarietà tra le regioni e sulla promozione di un’armonizzazione tra i vari territori. È essenziale che il bilancio destinato a questa politica rifletta la volontà dell’UE di sostenere equamente ogni cittadino, indipendentemente dalla sua localizzazione.

cooperazione tra le istituzioni

La collaborazione tra l’Unione Europea e i governi locali e regionali evidenzia il valore del supporto europeo per i cittadini. Essa rappresenta un importantissimo strumento in grado di combattere l’euroscetticismo e di rispondere alla crescente disaffezione in alcune comunità. È vitale che la politica di coesione segua una strategia di lungo termine, volta a garantire investimenti strutturali che siano stabili e prevedibili.

la gestione e la semplificazione dei fondi

Il dibattito riguardante il ruolo delle regioni nella gestione dei fondi si fa sempre più acceso. Ursula von der Leyen, nel suo discorso di insediamento a Strasburgo, ha enfatizzato l’importanza delle regioni, motivo per cui è stata scelta la figura di Fitto, data la sua esperienza. Al contempo, è fondamentale semplificare le procedure amministrative, come dimostra la situazione italiana.

Per il periodo 2021-2027, la Commissione Europea ha implementato 74 iniziative per semplificare le pratiche burocratiche. Queste includono:

  • adozione di opzioni di costo semplificate
  • aumento della flessibilità nella combinazione di sovvenzioni e strumenti finanziari
  • regole unificate di audit
  • riduzione dei controlli

Le difficoltà di gestione e accesso ai fondi colpiscono in particolare le aree più bisognose, come il Sud Italia, che affrontano sfide legate alla bassa capacità di spesa a causa delle complesse procedure burocratiche.

analysis di spesa e proposte future

Nel periodo 2007-2013, sono stati spesi 60,4 miliardi di euro su 75,7 miliardi disponibili. Nel ciclo 2014-2020, la spesa è stata di 59,2 miliardi su 125,7 miliardi, dati aggiornati al gennaio 2023. Per l’attuale programma, la spesa supera di poco l’1%. In contrapposizione, i risultati italiani con il Pnrr sono stati ottimi, sottolineando la necessità di un approccio più centralizzato nella gestione dei fondi, mantenendo un forte coinvolgimento delle regioni.

Una proposta interessante sarebbe quella di unire i fondi con obiettivi simili, come i tre fondi sociali, in un unico Fondo sociale europeo, il quale dovrebbe semplificare regole e procedure. L’adozione di un modello ispirato al successo del Pnrr potrebbe rappresentare un passo importante verso una nuova politica di coesione, posizionando Fitto in un ruolo strategico all’interno della nuova Commissione.

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