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Recenti eventi in Siria hanno riacceso l’attenzione internazionale a causa degli attacchi aerei attribuiti a Israele. Secondo Al-Jazeera, la situazione rappresenta un grave pericolo per i siriani che stanno iniziando a tornare nelle loro abitazioni dopo la fine del regime di Assad.
15 dicembre 2024 | 11.16
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In totale, sono stati effettuati sessantuno raid aerei, secondo quanto riportato dall’Osservatorio siriano per i diritti umani. Gli obiettivi di questi attacchi includevano tunnel e depositi di missili balistici. Oltre ai raid a Damasco, altri attacchi sono stati registrati nella provincia di Daraa e a Homs, colpendo sistemi di difesa e scorte di munizioni.
Milioni di ordigni inesplosi: una questione di sicurezza
In Siria, le mine e le munizioni inesplose rappresentano un problema significativo per le persone che tornano nei loro luoghi di origine. L’organizzazione Halo Trust ha segnalato che, a causa del conflitto protrattosi per 13 anni, ampie porzioni del territorio sono disseminate di ordigni pericolosi. Questo fenomeno comporta rischi considerevoli per la popolazione, in particolare per i bambini, che potrebbero scambiare le munizioni per giocattoli.
Damian O’Brien, responsabile del programma Siria di Halo, ha dichiarato: “Decine di migliaia di persone attraversano aree pesantemente minate, con incidenti mortali che si verificano frequentemente”. Le oni rinvenute si trovano in campi e altre località, soprattutto nella Siria occidentale intorno a città come Aleppo, Homs e Damasco.
Sostegno turco per la nuova amministrazione in Siria
Il ministro della Difesa turco, Yasar Guler, ha dichiarato che la Turchia è disponibile a fornire assistenza alla nuova amministrazione siriana in seguito alla fine dell’era Assad. Guler ha evidenziato che il fine principale è mantenere l’integrità territoriale della Siria e completare un processo politico pacifico, evitando elementi jterroristici* ai confini.
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