importanza del vaccino contro l’rsv per la popolazione adulta
Il virus respiratorio sinciziale (Rsv) costituisce una minaccia significativa per la salute pubblica, colpendo non solo i neonati ma, in modo particolare, gli adulti, i quali sono maggiormente esposti a conseguenze gravi. Attualmente, non sono disponibili trattamenti specifici per l’Rsv negli adulti, e le terapie di supporto possono includere broncodilatatori, ossigeno, reintegrazione di fluidi e antipiretici. Sara De Grazia, Vaccines Medical Head di GSK Italia, ha evidenziato l’importanza dell’autorizzazione del vaccino contro l’Rsv, definendola una vera e propria svolta per proteggere gli adulti vulnerabili.
il contagio e la mortalità negli adulti
Studi condotti negli Stati Uniti tra il 1999 e il 2018 hanno mostrato che l’89% delle morti attribuibili all’Rsv ha riguardato persone oltre i 65 anni, per un totale di 5800 decessi, rispetto a soli 116 tra i bambini fino a quattro anni. Si stima inoltre che circa 20 milioni di individui di età compresa tra i 50 e i 59 anni, in 30 paesi europei, presentino condizioni mediche che aumentano il rischio di infezione da Rsv. Le complicazioni associate possono includere polmonite, riacutizzazioni di malattie croniche come asma e BPCO, aggravamenti cardiovascolari e, nei casi più estremi, morte.
l’impatto dell’rsv in italia
In Italia, il virus Rsv provoca annualmente circa 290.000 casi di infezione respiratoria acuta tra gli adulti sopra i 60 anni, con 26.000 ricoveri ospedalieri e 1.800 decessi. È importante notare che l’impatto reale del virus è probabilmente ancora maggiore, poiché la diagnosi non è frequentemente effettuata come prassi. Il virus è stato definito “un patogeno globale in un mondo che invecchia”, enfatizzando la sua significativa rilevanza epidemiologica.
l’invecchiamento della popolazione e la silver economy
L’Italia vanta una delle popolazioni più longeve in Europa, con oltre il 23% della popolazione che supera i 65 anni. Si prevede che tale percentuale raggiunga il 35% entro il 2050. Questo segmento demografico non è solo vulnerabile a malattie come l’Rsv, ma contribuisce anche in modo sostanziale all’economia nazionale, rappresentando il 19,4% del PIL e il 25% dei consumi familiari. È fondamentale dunque garantire il benessere di questa fascia della popolazione, affinché possa rimanere attiva e ridurre il carico sul sistema sanitario nazionale.
l’evoluzione della situazione epidemiologica invernale
La stagione invernale rappresenta un periodo di particolare vulnerabilità a causa della concomitante circolazione di diversi virus respiratori, creando potenziali difficoltà per la popolazione fragili. È per questo motivo che l’Osservatorio Virus Respiratori è stato istituito per monitorare la situazione epidemiologica.
approvazione vaccinale e raccomandazioni
Il vaccino adiuvato di GSK contro l’Rsv ha ricevuto il supporto dalla Commissione Consultiva Tecnico-Scientifica dell’AIFA e dalla EMA, con l’inclusione nella Classe di rimborsabilità C. La vaccinazione è attualmente raccomandata in vari paesi, anche se non è ancora parte del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) in Italia. Da gennaio 2024, è emersa una raccomandazione per vaccinare le persone di età pari o superiore a 75 anni e per coloro di 60 anni con patologie croniche.
Il vaccino prodotto nello stabilimento GSK di Parma ha visto la produzione di 7 milioni di dosi, distribuite in oltre 50 paesi, risultando predominante in Europa, Stati Uniti e Cina.