Un dramma immobiliare senza precedenti
A Saint-Ouen, un pensionato di 86 anni affronta una situazione drammatica, in quanto la sua abitazione è stata occupata illegalmente per un periodo di quattro anni. Selim, un ex commerciante, si trova ora a fare i conti con una bolletta dell’acqua estremamente elevata, pari a 97.852 euro, accumulata dagli occupanti abusivi. Questo caso solleva interrogativi sulle fondamenta stesse dello Stato di diritto in Francia.
Una doppia penalizzazione per il proprietario
Nel corso di questi quattro anni di occupazione abusiva, il proprietario, che si prendeva cura della moglie disabile, una sopravvissuta di Auschwitz, ha dovuto affrontare innumerevoli procedure di sfratto. La lentezza delle pratiche amministrative insieme all’impossibilità di interrompere l’erogazione dell’acqua hanno intensificato una situazione già critica, nonostante le richieste avanzate al fornitore sin dal giugno 2018.
Vandalismo intenzionale e devastante
Gli occupanti non si sono limitati a occupare l’immobile, ma ne hanno anche compromesso gravemente le condizioni. Secondo quanto affermato da Xavier Bouillot, l’avvocato del pensionato, gli abusivi hanno lasciato i rubinetti aperti senza sosta. La cantina dell’abitazione è stata sommersa da 20 centimetri d’acqua, trasformandosi in un rifugio per roditori, tanto che gli operatori di Veolia hanno rifiutato di intervenire sul posto.
Una legislazione contraddittoria
Questa situazione mette in luce le incongruenze del sistema giuridico francese. Mentre il proprietario rischiava una pena di tre anni di reclusione e una multa di 30.000 euro per aver tentato di interrompere l’erogazione dell’acqua, gli abusivi hanno potuto usufruire dell’acqua senza alcun limite, accumulando un debito enorme al momento della loro uscita. Questa eccessiva protezione verso gli occupanti illegali solleva interrogativi sul bilanciamento dei diritti.
Danni irreversibili
Oltre al costoso conto dell’acqua, le condizioni della casa testimoniano una distruzione sistematica: rifiuti accumulati, umidità diffusa e deterioramenti vari. L’abitazione è ormai irriconoscibile e richiede lavori di ristrutturazione sostanziali.
Considerazioni finali
Questo caso rappresenta una chiara evidenza delle gravi lacune del sistema giuridico francese riguardo alla protezione dei proprietari nei confronti della occupazione abusiva. Si evidenzia l’urgenza di riforme legislative per raggiungere un giusto equilibrio tra i diritti dei proprietari e la tutela degli occupanti, sollevando anche dubbi sulla responsabilità dei fornitori di acqua in tali circostanze.
La situazione di Selim illustra tragicamente come un proprietario possa subire due ingiustizie: quella dell’occupazione illegale e quella del sistema legale che non riesce a proteggerlo.