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L’inchiesta sulla corruzione elettorale, sul riciclaggio di denaro e sulla falsificazione informatica in Romania ha preso una direzione significativa a seguito della recente decisione della Corte Costituzionale.
07 dicembre 2024 | 08.20
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Dopo l’annullamento del voto del primo turno delle elezioni presidenziali, la polizia ha condotto perquisizioni in abitazioni collegate all’inchiesta riguardante le interferenze esterne. Tre proprietà a Brașov, centro della Romania, sono state perquisite in relazione ai crimini di corruzione, riciclaggio e falsificazione. La procura ha confermato queste operazioni attraverso una nota ufficiale.
La Corte Costituzionale ha annullato il risultato del primo turno del voto a causa di presunti ingerenza da parte della Russia. L’organo giuridico ha dichiarato di cancellare il ballottaggio previsto per domenica, che avrebbe visto contrapporsi Călin Georgescu, esponente dell’estrema destra, ed Elena Lasconi, sindaca di Câmpulung, sostenitrice di posizioni pro Nato e pro Unione Europea.
Inoltre, la Corte ha annullato l’intero processo elettorale per garantire la correttezza e la legalità delle elezioni, accogliendo numerose richieste basate su documenti di intelligence declassificati che suggerivano l’interferenza russa nel processo di voto.
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