Recenti eventi in Siria hanno portato a un incremento delle tensioni nella città di Hama, con violenti scontri tra le forze governative e i gruppi armati. Il contesto attuale è caratterizzato da un significativo rischio per la popolazione civile, costretta a subire le conseguenze di questa escalation di violenza.
ritiro delle forze governative
In risposta alla situazione, l’esercito siriano ha deciso di recedere dalla città per garantire la sicurezza dei civili. Secondo un comunicato rilasciato dal ministero della Difesa tramite l’agenzia governativa Sana, le forze si sono dislocate al di fuori di Hama al fine di “tutelare le vite dei civili ed evitare ulteriori combattimenti all’interno della città”.
conflitti armati a hama
Di recente si sono verificati scontri tra le fazioni armate sotto la guida di Hayat Tahrir al-Sham e le forze leali a Bashar al-Assad. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha riportato un’intensificazione della violenza, inclusi raid aerei e bombardamenti che hanno colpito diverse aree nella parte orientale di Hama.
centinaia di detenuti liberati dal carcere
I militanti che hanno preso il controllo della prigione centrale di Hama hanno affermato di aver liberato centinaia di detenuti. Hassan Abdel Ghani, comandante di una delle fazioni, ha rivendicato su Telegram che “le nostre forze sono entrate nella prigione centrale e hanno liberato centinaia di prigionieri ingiustamente detenuti”.
isolamento della città
La città di Hama risulta essere isolata, con le fazioni armate che hanno interrotto le strade principali colleganti Hama ad altre località. In particolare, le strade verso Aleppo e Raqqa sono state bloccate dai combattenti guidati da Hayat Tahrir al-Sham, complicando ulteriormente la già precaria situazione umanitaria.
principali attori coinvolti
- Hayat Tahrir al-Sham (Hts)
- Bashar al-Assad
- Osservatorio siriano per i diritti umani
- Hassan Abdel Ghani