Tasse Affitto 2024: Tutte le Novità sulla Cedolare Secca al 21% e 10% da Conoscere!

La cedolare secca rappresenta un sistema di tassazione degli affitti che mira a rendere più agevole la gestione fiscale per i locatori e a contrastare le pratiche evasive. I dati forniti da Confedilizia indicano che il tax gap ha registrato una diminuzione di 222 milioni di euro per quanto riguarda le imposte sugli immobili locati.

Inoltre, si evidenzia un notevole calo nell’evasione fiscale, che secondo il ministero dell’Economia ha subito una riduzione di 10 punti percentuali, attestandosi attualmente a un 2,9% in meno rispetto agli anni precedenti. Il regime della cedolare secca è stato introdotto nel 2011 attraverso il Decreto fiscale 23, prevedendo un’imposta a tasso fisso.

tassazione affitto cedolare secca: meccanismi operativi

La tassazione dell’affitto attraverso il sistema della cedolare secca applica un’aliquota fissa del 21%, calcolata sul canone annuale. Esiste un’eccezione per il canone concordato, il quale prevede un’aliquota ridotta al 10%.

È importante sottolineare che la cedolare secca è riservata ai proprietari di immobili residenziali appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11, escludendo le abitazioni di categoria A10, destinate a uso commerciale. La normativa prevede inoltre un preavviso di almeno 30 giorni per il rinnovo del contratto, prima della scadenza.

canone concordato

Nel caso della cedolare secca associata al canone concordato, l’imposta applicabile è del 10%, con un contratto della durata di 3+2 anni. Al termine del periodo di due anni, le parti coinvolte possono decidere se rinnovare il contratto, anche mediante il “silenzio assenso”.

Con questo regime, il proprietario ha accesso a uno sconto IMU del 25%, sebbene non possa modificare il canone annuale di locazione; al contrario, nel regime ordinario avrebbe diritto di modifiche.

affitti brevi e canone libero

Per quanto riguarda il canone libero (con contratto di 4+4 anni) e gli affitti brevi (con soggiorni limitati a 30 giorni), la cedolare secca si applica al 21%. Per gli affitti brevi, la legge stabilisce un massimo di quattro appartamenti che possono essere locati in questo modo.

È opportuno notare che, in virtù della struttura della tassazione applicata con la cedolare secca, non è possibile usufruire di detrazioni o deduzioni fiscali, comprese le eventuali misure di bonus edilizi.