Inaugurato il Nuovo Sportello Universitario Unimib: Un Servizio per l’Intera Comunità

Inaugurazione dello sportello antiviolenza all’università Milano-Bicocca

Il 2 dicembre 2024 ha segnato un momento significativo per l’università Milano-Bicocca con l’apertura di uno sportello antiviolenza, offerto a tutti i membri della comunità accademica e alla popolazione esterna. La rettrice, Giovanna Iannantuoni, ha evidenziato l’importanza di affrontare temi cruciali come la violenza di genere attraverso ricerca e formazione.

Significato dell’evento

Durante la manifestazione, denominata ‘Gli strappi della violenza: riflessioni e azioni’, la rettrice ha enfatizzato l’apertura di questo centro come un’opportunità per studenti, docenti e personale per condividere le proprie esperienze. Iannantuoni ha colto l’occasione per consegnare premi in memoria di Sofia Castelli, tragicamente assassinata l’anno precedente.

Le parole di Giovanna Iannantuoni

La rettrice ha sottolineato la necessità di uno spazio antiviolenza all’interno delle università per riflettere sul patriarcato e sul contesto discriminatorio in cui si vive. Ha citato dati allarmanti riguardanti il femminicidio e reinserito nel dibattito la discriminazione economica e psicologica: “In Italia, ogni tre giorni una donna perde la vita per mano di una persona a lei conosciuta”, ha dichiarato. Inoltre, ha sottolineato che solo una donna su due è attualmente occupata, evidenziando il fatto che il 40% non possiede un conto corrente autonomo.

L’importanza della consapevolezza

Iannantuoni ha esortato a partire da tali preoccupanti statistiche per educare i giovani uomini sull’importanza di rispettare le compagne e valorizzare la libertà di scelta delle donne. “Un centro antiviolenza è essenziale per garantire il supporto necessario, attraverso una formazione adeguata”, ha concluso, esprimendo soddisfazione per l’istituzione del servizio nel suo ateneo.

Conclusione

Il messaggio trasmesso durante l’evento ha espresso la necessità di una riflessione più profonda e di azioni concrete per prevenire atti violenti, affinché le tragedie come quelle di Giulia Cecchetti e Sofia Castelli non si ripetano più. L’apertura di questo sportello rappresenta un passo verso una maggiore consapevolezza e protezione per tutti.