Si prospettano modifiche significative per la rottamazione delle cartelle esattoriali del 2025, le cui modalità verranno definite nei prossimi mesi. È previsto il possibile inserimento di una proroga nell’imminente Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio.
Nonostante il respingimento dell’emendamento relativo alla Rottamazione quinquies, le prospettive potrebbero cambiare con il futuro decreto fiscale. Ci si attende una possibile ristrutturazione delle modalità di definizione agevolata.
Rottamazione cartelle 2025: possibili novità
Qualora la rottamazione delle cartelle per l’anno 2025 venga ufficializzata, i debiti coperti includerebbero quelli di competenza di Comuni, INPS e Erario. Resta, comunque, da chiarire il periodo di riferimento.
Di recente è stata anticipata la cancellazione delle cartelle esattoriali riguardanti debiti gestiti dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, relativi al lasso di tempo che va dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023.
Modalità di pagamento dilazionato in 5 anni
La richiesta di cancellazione delle cartelle esattoriali dovrà essere presentata dal contribuente entro aprile 2025. Fino a tale data, sarà possibile scegliere tra un pagamento in un’unica soluzione (da effettuarsi entro il 31 luglio 2025) o la dilazione in 18 rate trimestrali, suddivise per un totale di 5 anni.
La rateizzazione attualmente vigente è considerata “mini”, limitata al biennio 2022-2023. L’approvazione di questa modalità sostanziale dipenderà dal Comitato del Senato, che dovrà esprimere un verdetto attraverso Decreto Legge non oltre il 18 dicembre.
Rottamazione quinquies: emendamento respinto nella Manovra
Il piano della rottamazione quinquies, che avrebbe avuto importanti ripercussioni, è stato scartato nella Manovra 2025, dichiarato “inammissibile”. L’emendamento mirava alla rottamazione di tutte le cartelle esattoriali in carico all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 2000 al 2023.
Tale proposta non ha ricevuto attenzione e non è stata mai sottoposta al voto. Le condizioni proposte rimanevano invariate: il pagamento del debito senza tenere conto di addebiti legati a interessi accumulati o sanzioni imposte.