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Il contesto attuale in Libano vede una crescente attenzione internazionale, in particolare da parte degli Stati Uniti, che hanno designato un ufficiale per gestire il cessate il fuoco e monitorare le operazioni nella regione. La missione speciale è affidata al maggiore Jasper Jeffers, appartenente al Special Operations Command Central, mentre il ruolo di co-presidente civile è assegnato ad Amos Hochstein, inviato speciale del presidente Joe Biden.
30 novembre 2024 | 10.10
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Il maggiore Jeffers sarà in carico, assieme a Hochstein, per coordinare l’attuazione di un meccanismo di cessazione delle ostilità tra Israele e Libano, sotto la supervisione degli Stati Uniti. Il centro operativo includerà le Forze armate libanesi, le Forze di difesa israeliane, le Forze di interim delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) e rappresentanti della Francia.
Scoperte di armi di Hezbollah
Le forze israeliane presenti nel Libano meridionale hanno annunciato il ritrovamento di armi di Hezbollah nascoste in una moschea. Inoltre, una nave della Marina israeliana ha intercettato un drone nel Mar Mediterraneo sospettato di essere stato lanciato dall’Iraq e diretto verso Israele.
Durante la notte, un altro drone proveniente dall’Iraq è stato abbattuto dall’aeronautica israeliana.
Appello della Corte Penale Internazionale
Il procuratore della Corte Penale Internazionale (Cpi), che ha emesso un mandato d’arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha richiesto alla Camera d’appello della Cpi di respingere il tentativo di Israele di sospendere i mandati. Secondo il procuratore Karim Khan, l’appello di Israele non soddisfa le condizioni legali stabilite e non riguarda l’ammissibilità, ma soltanto questioni procedurali sull’indagine in corso.
Khan sostiene che il caso debba rimanere in fase ‘Pre-Trial’, dove Israele ha presentato una richiesta separata, e non vi sarebbe alcuna base per la sospensione dei mandati di arresto. La decisione sulla possibilità di esaminare l’appello resta ancora da definirsi.
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