Minacce dopo l’inchiesta sui ristoranti abusivi: la vicenda di ‘Mi manda Raitre’ e la famiglia Ruffo

procedimenti legali avviati da rai

Rai ha avviato le iniziative necessarie per presentare una denuncia e costituirsi parte civile in seguito agli eventi che hanno coinvolto Federico Ruffo, conduttore del programma ‘Mi Manda RaiTre’. Recentemente, Ruffo è stato oggetto di attacchi verbali e minacce a lui e alla sua famiglia, scaturiti da un’inchiesta trasmessa in tv sui ristoranti abusivi.

il caso dell’inchiesta

Il caso ha preso piede dopo la denuncia di situazioni di abusivismo come quella riguardante le ‘orecchiette fatte in strada’ a Bari. Questa vicenda ha portato a indagini, proteste, interrogazioni parlamentari e dibattiti accesi nei media. Il punto culminante dell’inchiesta è stato raggiunto con la divulgazione di filmati che ritraggono Nunzia Caputo, nota per la sua attività di pastaia a Bari Vecchia, gestire un ristorante non autorizzato all’interno della sua abitazione.

minacce e attacchi subiti

Le minacce rivolte a Ruffo sono riconducibili a un imprenditore di Reggio Calabria operante nel settore dell’ospitalità non ufficiale. Queste hanno fatto seguito a una campagna di discredito che si è protratta per settimane, caratterizzata da post e articoli denigratori, messaggi offensivi inviati a Ruffo e alla redazione del programma, oltre a tentativi di contatto illecito con la moglie dell’conduttore.

la posizione di federico ruffo

I rappresentanti legali di Rai sono stati informati della situazione e hanno già intrapreso le necessarie misure per proteggere Ruffo. Il conduttore ha sottolineato che simili attacchi non sono un evento isolato, ma una realtà affrontata frequentemente nel suo lavoro. Ha espresso la sua volontà di perseguire legalmente coloro che hanno compiuto queste minacce, poiché la sicurezza della sua famiglia è messa in discussione. Ruffo ha affermato di sentire un costante timore da parte di sua moglie, che vive nella paura di eventuali reperti sui social media.