In occasione della ricorrenza diocesana della XXXIX Giornata Mondiale della Gioventù, si è svolta una significativa omelia nella Basilica di San Pietro, durante la quale Papa Francesco ha affrontato importanti temi legati alla gioventù e ai valori fondamentali dell’umanità.
Il Papa ha esortato i giovani a non essere soddisfatti di apparire come “stelle per un giorno” sui social o in altri ambiti. Ha raccontato di una ragazza che, desiderando farsi notare, si era truccata completamente per una festa, sollevando una riflessione profonda: “Dopo il trucco, cosa resta?”. Ha invitato tutti a rimanere sinceri, senza alterare la propria anima, poiché la gratuità dell’amore è ciò che rende veramente felici.
Chi fa la guerra con quale faccia si presenta a Dio?
Durante l’omelia, Papa Francesco ha anche interrogato i presenti su come chi causa conflitti e sofferenze possa affrontare il giudizio divino: “Chi distrugge e fa la guerra, con quale faccia si presenterà davanti al Signore?”. Questa domanda è stata letta come un invito alla riflessione su come ogni azione abbia delle conseguenze nel contesto spirituale.
Infine, il Pontefice ha concluso l’Eucaristia evidenziando un momento simbolico in cui i giovani portoghesi affideranno i simboli della Giornata Mondiale della Gioventù ai giovani coreani, un gesto ricco di significato per l’unità e la diffusione del Vangelo in tutto il mondo. Ha esortato a mantenere vivo il coraggio e la speranza, senza mai smarrire la gioia e la dignità individuale.