La situazione del conflitto armato tra Ucraina e Russia evolve con l’introduzione di nuovi missili a lungo raggio. Alla fase attuale, le autorità ucraine stanno impiegando i missili Atacms, forniti dagli Stati Uniti, insieme agli Storm Shadow, offerti da Regno Unito e Francia. In risposta a tali azioni, Mosca ha ufficialmente impiegato per la prima volta l’RS-26 Rubezh, un missile intercontinentale recentemente reso operativo.
l’rs-26 rubezh: caratteristiche e potenzialità
L’RS-26 Rubezh, sebbene progettato prima del 2010, ha visto un percorso di sviluppo non lineare, caratterizzato da difficoltà nei test iniziali del 2011. Solo a partire dal 2016 il missile è stato ritenuto pronto per l’uso. La gittata del Rubezh varia tra 5.500 e 6.000 km, permettendo colpi mirati in profondità nel territorio ucraino, specialmente considerando la possibilità di lancio da piattaforme mobili situate vicino al confine.
applicazioni e impatto del missile
Il missile è progettato per poter essere equipaggiato con testate sia convenzionali che nucleari, aumentando significativamente le sue capacità strategiche. Questa caratteristica consente a Mosca di ampliare il raggio della propria offensiva e di intensificare la pressione sulla controparte ucraina.
– dei missili Atacms da parte dell’Ucraina
– Utilizzo degli Storm Shadow da parte delle forze ucraine
– Risposta di Mosca con l’inserimento nel conflitto dell’RS-26 Rubezh
Questi sviluppi segnano un’ulteriore escalation nella guerra, in cui entrambe le parti cercano di consolidare la propria posizione e mostrare la potenza del proprio arsenale. La situazione rimane tesa, con possibili ripercussioni su scala internazionale.