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20 novembre 2024 | 20.03
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Il confronto circa le potenziali perdite o guadagni per Fratelli d’Italia si intensifica con la dichiarazione del ministro Luca Ciriani al Foglio. Si è chiesto quindi al giurista Gabriele Maestri, specializzato in simbologie politiche, di esprimere un parere sull’impatto che potrebbe avere lo ‘spegnimento’ della storica fiamma ereditata dal MSI. Egli osserva: “I militanti con una storia più lunga potrebbero percepire una diminuzione del loro legame con quell’esperienza politica, non riconoscendo più il simbolo delle origini. Tuttavia, è improbabile che decidano di abbandonare il partito semplicemente per questo motivo”.
Per i sostenitori di Fratelli d’Italia che hanno cominciato a votare il partito in un secondo momento, la rimozione della fiamma potrebbe risultare vantaggiosa. Maestri spiega che per questi militanti e per gli elettori non ci sarebbe un reale cambiamento: “Potrebbero apprezzare il fatto che si elimini un argomento spesso usato contro FdI, grazie all’intenzione di costruire un partito conservatore più moderno”. Inoltre, il simbolo iniziale di FdI non includeva la fiamma: “Il partito esordì senza di essa. Fu richiesta alla Fondazione An per evitare che altri ne facessero uso. Oggi, dopo oltre dieci anni, tale necessità è probabilmente venuta meno. Sarebbe interessante capire se si riuscirà a ideare un nuovo simbolo, magari ispirato al leone dei Conservatori e riformisti europei, oppure se si deciderà di non rappresentare affatto quelle idee politiche”, conclude Maestri.
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