La depressione rappresenta una patologia complessa, spesso associata a un rischio elevato di suicidio. Durante un recente incontro tenutosi a Milano, esperti del settore hanno discusso dell’importanza di superare il forte stigma che circonda questa malattia e della necessità di una diagnosi e di un trattamento adeguato.
20 novembre 2024 | 18.30
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Il professor Andrea Fiorillo, psichiatra e presidente della European Psychiatric Association, ha sottolineato che la depressione è un problema che colpisce circa un milione di persone in Italia. Durante l’evento, organizzato da Johnson & Johnson Innovative Medicine, è stata presentata la campagna di sensibilizzazione ‘Out of the maze – Oltre il labirinto della depressione’. Questa iniziativa ha il fine di educare la popolazione sulla possibilità di uscire dalla depressione tramite diagnosi tempestive e trattamenti appropriati.
La depressione maggiore è definita come una malattia sistemica che può influenzare ogni organo del corpo umano, con origini varie tra cui fattori genetici, ambientali, biologici e psicologici. Fiorillo ha spiegato che ci sono sintomi distintivi, tra cui la tristezza e l’anedonia, ovvero la mancanza di piacere nelle attività quotidiane. Altri sintomi comuni possono essere:
- Difficoltà gastrointestinali
- Riduzione dell’appetito
- Difficoltà nel sonno
- Deficit di concentrazione
- Sentimenti di senza speranza e inutile
- Rischio di suicidio
La depressione è spesso sottovalutata, in particolare tra i giovani, dove le cause vengono erroneamente attribuite a relazioni o difficoltà scolastiche. Fiorillo ha inoltre evidenziato che i familiari spesso non riconoscono i sintomi finché non si manifestano in modo più evidente. È importante consultare uno psichiatra per una diagnosi e un trattamento adeguati, piuttosto che rivolgersi inizialmente ad altri specialisti.
Rispetto ai trattamenti disponibili, Fiorillo ha dichiarato che la cura della depressione ha fatto notevoli passi avanti dagli anni ’50. Attualmente, esistono farmaci innovativi e efficaci anche per i casi più gravi. Inoltre, l’integrazione di diverse forme di trattamento, come la psicoterapia e le terapie comportamentali, può migliorare significativamente l’esito della terapia a breve, medio e lungo termine.