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In un’epoca caratterizzata da rapide evoluzioni nel campo della tecnologia, l’intervento del professore di Elettronica Digitale dell’Università di Tor Vergata all’evento Adnkronos Q&A ha messo in luce elementi fondamentali riguardanti l’intelligenza artificiale e la microelettronica. I concetti discussi spaziano dalla storicità della AI alle problematiche odierne legate alla produzione globale di circuiti integrati.
19 novembre 2024 | 15.13
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origini dell’intelligenza artificiale
Secondo il professore, l’intelligenza artificiale affonda le sue radici negli anni ’40, con l’emergere degli algoritmi. Il machine learning ha avuto un’applicazione consolidata nelle aziende nel corso degli anni, ma il vero acceleratore della sua diffusione è stata la microelettronica. La convergenza di due tecnologie, entrambe legate alla microelettronica, ha reso possibile l’integrazione di algoritmi sviluppati molti anni fa su hardware moderno. Questo ha reso essenziale l’utilizzo di hardware accelerator, circuiti integrati progettati per ottimizzare le performance energetiche.
il futuro della microelettronica
Il futuro della tecnologia prevede un learning locale, ovvero l’assimilazione delle informazioni senza la necessità di accedere al cloud. Questo garantirà una maggiore efficienza nel trattamento dei dati. Tuttavia, è cruciale monitorare la situazione della microelettronica a livello globale, che si presenta complessa e carica di rischi in termini di produzione.
problematiche attuali
Negli ultimi vent’anni, la produzione di circuiti integrati ha mostrato una crescente concentrazione in paesi come Sud Corea e Taiwan, creando vulnerabilità geopolitiche. Queste aree sono esposte a situazioni di instabilità che potrebbero compromettere l’intera catena di produzione. Per esempio:
- Situazione geopolitica critica di Taiwan.
- Instabilità della South Korea.
investimenti e futuro della tecnologia
Per affrontare tali problematiche, Stati Uniti e Europa stanno adottando misure per riportare la produzione di circuiti integrati nei rispettivi territori. L’National Science Chips Act ha previsto investimenti significativi per rafforzare la produzione locale. Il professore ha messo in guardia sul potenziale impatto della geopolitica su queste iniziative, evidenziando anche la scarsità di ingegneri specializzati nel settore della ingegneria elettronica.
sfide nel settore educativo
Un ulteriore elemento da considerare è la diminuzione degli iscritti nei corsi di ingegneria elettronica, mentre si registra un incremento nei percorsi di computer science. Questa crisi formativa potrebbe rivelarsi critica per il futuro dell’innovazione tecnologica, considerando che è necessaria una forza lavoro qualificata per sviluppare e gestire i sistemi di intelligenza artificiale.
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