Il dibattito sul turismo dentale sta acquisendo sempre maggiore rilevanza, specialmente alla luce delle problematiche legate a pratiche odontoiatriche poco sicure in Nazioni estere. Le informazioni a riguardo, fornite da esperti del settore, mettono in guardia sui rischi associati a questa pratica frequentemente promossa con slogan allettanti. Analizzare le conseguenze di tali scelte può rivelarsi cruciale per la salute orale dei pazienti.
Il dentista low cost e le sue trappole
È comune imbattersi in pubblicità di dentisti low cost cercando online, con domande frequenti come “Rifarsi i denti in Turchia, recensioni”. I Paesi più frequentati per il turismo dentale includono l’Albania e la Turchia, ma anche Moldavia, Serbia e Croazia sono mete altrettanto popolari. I profonde preoccupazioni emergono riguardo alla qualità dei servizi offerti in questi studi odontoiatrici, con interventi radicali che possono compromettere la salute del paziente.
Casi a rischio di pazienti
Ad esempio, Simone, un trentaseienne di Barletta, ha subito un intervento che ha comportato l’asportazione di venti denti in un’unica seduta, portando a gravi complicazioni mediche. I pazienti attratti da promesse di prezzi stracciati e trattamenti rapidi si ritrovano spesso a dover fronteggiare problemi significativi, con danni irreparabili alla propria bocca.
Approccio odontoiatrico in Italia
In Italia, l’approccio odontoiatrico prevede un trattamento con adeguati tempi di recupero. L’asportazione di un numero così elevato di denti in breve tempo è giudicata un’operazione insensata, a meno di condizioni patologiche gravi. L’odontoiatria italiana, riconosciuta come un’eccellenza mondiale, garantisce standard qualitativi che non possono essere paragonati a quelli delle cliniche low cost.
Materiali e elevati standard qualitativi
I materiali utilizzati nei trattamenti low cost spesso provengono da fresatori di bassa qualità, che non garantiscono alcuna forma di riparabilità. Le conseguenze per il paziente sono varie, e possono manifestarsi sotto forma di problemi gengivali o rottura protesica. I pazienti si ritrovano costretti a rifare tutto, con spese aggiuntive e danni permanenti.
Necessità di informazione
Per affrontare il fenomeno del turismo dentale, è essenziale fornire un’adeguata informazione, che consenta ai pazienti di porre domande e chiarire eventuali dubbi. La mancanza di informazioni chiare da parte degli studi esteri contribuisce a rendere complicato l’accesso a cure di qualità. Il consenso informato dovrebbe includere dettagli sulle tecniche e materiali utilizzati, per garantire un trattamento sicuro e adeguato.
Tutela legale e prevenzione
In assenza di regole rigorose in molti Paesi esteri, è difficile tutelarsi in caso di malfunzionamento delle procedure odontoiatriche. Le garanzie offerte da cliniche stranieri spesso si rivelano poco affidabili, rendendo necessario prestare attenzione alle scelte fatte. La sensibilizzazione attraverso informazioni trasparenti può aiutare a prevenire situazioni problematiche e danneggiare la salute orale.
Personalità menzionate:
- Simone, 36enne di Barletta
- Daniele Puzzilli, odontoiatra e responsabile del reparto odontoiatria del Coni