In seguito alla parziale bocciatura della legge sull’autonomia differenziata da parte della Corte Costituzionale, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha espresso la sua opinione riguardo a questa importante sentenza. L’incontro si è svolto durante il convegno della Fondazione Iniziativa Europa a Stresa, dove il Guardasigilli ha sottolineato l’equilibrio della decisione dei giudici.
16 novembre 2024 | 14.53
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“Condivido questa sentenza che dovrebbe escludere la possibilità di referendum”, ha affermato Nordio, sottolineando la necessità di un’approfondita lettura delle motivazioni della Corte per una interpretazione corretta. Nordio ha continuato dicendo che la pronuncia potrebbe ritardare la soluzione definitiva della questione per mesi o addirittura anni. Ha osservato che, in base all’impatto della sentenza su vari settori tipici del referendum, è ragionevole pensare che essa possa bloccare tale possibilità.
“Il Parlamento dovrà apportare delle modifiche e successivamente sarà la Cassazione a esaminare la questione. A spanne, la sentenza dovrebbe al momento escludere l’eventualità di un referendum”, ha concluso il ministro.
Probabile ricorso su decisione giudici Bologna
Nordio ha anche affrontato il tema del tribunale di Bologna, specificando che non si è mai espresso in merito, poiché tale caso presenta differenze significative rispetto a quello di Roma. Il giudizio bolognese ha mostrato una maggiore articolazione, differente dalla convalida del fermo dei migranti a Roma. Ha anticipato che ci si avvarrà di un probabile ricorso per motivi tecnici.
Spero magistratura sia severa: no attenuanti per chi aggredisce forze ordine
Torino, in cui numerosi membri delle forze dell’ordine sono rimasti feriti. Ha definito qualsiasi forma di violenza come inaccettabile, auspicando una risposta rapida e severa da parte della magistratura. “Non ci sono attenuanti per chi aggredisce le forze dell’ordine”, ha affermato con fermezza, evidenziando la gravità della situazione e della necessità di interventi tempestivi.