La sirenetta e la sua immortalità nella cultura popolare
Il 17 novembre 1989 segna l’arrivo nei cinema statunitensi di ‘La Sirenetta’, un lungometraggio che ha rivoluzionato in modo significativo gli standard degli Walt Disney Animation Studios. Dopo 35 anni, Ariel e i suoi compagni continuano a essere protagonisti della cultura pop, attraverso una vasta gamma di gadget e merchandising, oltre a nuove proiezioni estive. Questo film è stato recentemente omaggiato con un remake dal vivo che ne celebra il fascino senza tempo.
L’opera, diretta dai celebri Ron Clements e John Musker, non solo ha conquistato i cuori del pubblico, ma ha anche rappresentato un’importante innovazione nel mondo dell’animazione, introducendo un modello narrativo che ha influenzato numerosi film Disney successivi.
La colonna sonora per Broadway
In Italia, ‘La Sirenetta’ è stata rilasciata nel 1990, dopo aver già lasciato il segno negli Stati Uniti. Per la prima volta, la Disney ha scelto di ingaggiare voci capaci di interpretare con successo sia i dialoghi che le canzoni nel doppiaggio italiano. La parte di Ariel è stata affidata a Simona Patitucci, selezionata da Piero Carapellucci, storico responsabile dei casting della Disney. Patitucci, ricordando quel periodo, afferma: “Quando è arrivato ‘La Sirenetta’, sapevamo che avrebbe segnato la ‘rinascita della Disney'”.
La colonna sonora, composta da Alan Menken e Howard Ashman, ha vinto due premi Oscar per la Miglior canzone (‘In fondo al Mar’) e la Miglior colonna sonora, rendendola una delle più celebri nella storia del cinema e attualmente riutilizzata in eventi Disney.
Ariel: una principessa ribelle
Ariel, rappresentata come una giovane dalla chioma rossa, si distingue per la sua indole indipendente. Patitucci sottolinea che “Ariel è stata la prima principessa in trent’anni”, a differenza di personaggi come Aurora, Cenerentola e Biancaneve, simboli di epoche passate. La personalità di Ariel ha offerto ai giovani spettatori un modello di coraggio e determinazione, mostrando che realizzare i propri sogni è possibile.
La figura di Ariel ha avuto un impatto anche su molti giovani uomini, aiutandoli a trovare il coraggio di affrontare le sfide della vita. Patitucci racconta come il personaggio sia stato una fonte di ispirazione per chi ha affrontato il coming out, dimostrando l’importanza dell’identificazione e della rappresentazione.
Il remake e il ritorno di Simona Patitucci in ‘La Sirenetta’
Nel 1990, Patitucci ha sostenuto due provini: uno per Ursula e uno per Ariel. Scelta come protagonista, ha lavorato sotto la direzione di Ernesto Brancucci, regalando un’interpretazione intensa e unica. Oltre trent’anni dopo, ha avuto l’opportunità di rivestire il ruolo di Ursula nel remake del 2023. Questa esperienza è stata definita da Patitucci come “magica”, in quanto ha potuto finalmente incontrare nuovamente il suo primo grande amore nell’animazione.
La sua interpretazione di Ursula, un ruolo molto diverso, ha rappresentato per lei una sfida gratificante, con apprezzamenti ricevuti negli Stati Uniti per la sua performance. Patitucci conclude dichiarando: “Sarò sempre grata per Ariel, ma oggi con la maturità sento che Ursula è più nelle mie corde”.