Manovra 2023: ecco perché oltre 1.300 emendamenti sono stati respinti

La Camera - (Fotogramma)
La Camera – (Fotogramma)

15 novembre 2024 | 16.57

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Un totale di 1.380 emendamenti alla manovra economica per il 2025, su un insieme di 4.511 proposte presentate dalle varie forze parlamentari, sono stati ritenuti inammissibili dalla commissione Bilancio della Camera. Alcuni emendamenti sono stati esclusi per duplicazione di motivazioni, portando il numero complessivo di emendamenti rifiutati a poco meno di 1.300. L’Ufficio di presidenza della commissione ha fissato per oggi alle 18:00 la scadenza per la presentazione di eventuali ricorsi e per domani alle 12:00 la tempistica per le decisioni relative.

Gli emendamenti depositati

La cospicua quantità di emendamenti presentati spazia da bonus di 1.500 euro per le scuole private a una nuova procedura di rottamazione delle cartelle per un periodo di 10 anni. Inclusi anche interventi per bloccare la stretta sulle criptovalute e la questione delle risorse destinate all’automotive, senza dimenticare il progetto della cannabis di Stato e la rielaborazione del reddito di cittadinanza. Le proposte variegate comprendono sia richieste di modifiche avanzate da membri della maggioranza sia storici punti delle opposizioni non accolti dal governo.

Stop semestre silenzio assenso Tfr, emendamento inammissibile

Tra gli emendamenti esclusi appare quello presentato da Rizzetto (Fratelli d’Italia), finalizzato a riaprire il termine di sei mesi per destinare il trattamento di fine rapporto alle forme pensionistiche complementari. Questo emendamento prevedeva che, in assenza di un’espressa volontà, il TFR fosse automaticamente assegnato alla previdenza complementare.

Le multe ai no vax restano

È stata esclusa la proposta di Bagnai (Lega) riguardante la proroga fino al 31 dicembre 2025 relativa alla sospensione dei provvedimenti sanzionatori per gli obblighi vaccinali contro il Covid-19.

Inammissibile emendamento Fratelli d’Italia ‘anti Renzi’ su compensi esteri politici

Non supera la valutazione di ammissibilità in commissione l’emendamento proposto da Buonguerrieri (Fratelli d’Italia) relativo ai compensi percepiti all’estero da funzionari politici, definito ‘anti Renzi’ e che prevedeva limiti a tali compensi.

No alla proroga dei fondi per Radio Radicale

Il provvedimento presentato da Cannizzaro (Forza Italia), contenente la richiesta di estendere il contratto per il servizio di trasmissione delle sedute parlamentari attraverso la società Centro di Produzione S.p.A. fino al 2027, è stato dichiarato inammissibile. Questo emendamento proponeva una spesa massima di 8 milioni di euro per i prossimi tre anni.