giornata europea per la parità retributiva
Il 15 novembre segna la Giornata europea della parità retributiva, un’importante occasione per riflettere sui divari salariali di genere persistenti all’interno dell’Unione Europea. Secondo le ultime statistiche, per ogni euro guadagnato da un uomo, le donne percepiscono soltanto 87 centesimi. Questa disuguaglianza rappresenta una situazione inaccettabile, poiché ogni lavoratore dovrebbe ricevere una retribuzione equa per un lavoro equivalente.
le dichiarazioni delle istituzioni europee
Durante un briefing stampa a Bruxelles, Jördis Ferroli, portavoce della Commissione Europea per giustizia e uguaglianza, ha sottolineato che, da oggi fino alla fine dell’anno, le donne dell’UE lavoreranno simbolicamente senza compenso. Inoltre, Věra Jourová, vicepresidente per i valori e la trasparenza, insieme a Nicolas Schmit e Helena Dalli, hanno evidenziato i progressi compiuti negli ultimi anni. Negli ultimi cinque anni si è registrato un incremento dell’occupazione femminile pari al 2,9% e una diminuzione del divario retributivo di genere dell’1,5%.
obiettivi futuri e sfide da affrontare
Per la prossima Commissione, c’è l’impegno di sviluppare una strategia per la parità retributiva che superi il 2025. Le difficoltà restano significative, in particolare riguardo alle strutture di assistenza disponibili per equilibrare impegni professionali e personali. Si osserva che il 90% della forza lavoro nel settore dell’assistenza formale è costituito da donne e che attualmente 7,7 milioni di donne non sono occupate a causa dell’insufficienza dei servizi di assistenza. La Commissione Europea ha quindi invitato gli stati membri a investire in sistemi di assistenza di alta qualità, accessibili e convenienti, in modo da promuovere sia la partecipazione femminile nel mercato del lavoro sia la resilienza economica del continente.
- Jördis Ferroli, portavoce della Commissione Ue per giustizia e uguaglianza
- Věra Jourová, vicepresidente per i valori e la trasparenza
- Nicolas Schmit, commissario per il lavoro e i diritti sociali
- Helena Dalli, commissaria per l’uguaglianza