Produzione di droni suicidi in Nord Corea
Recentemente, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ordinato una significativa espansione della produzione di droni suicide. Questa decisione è stata comunicata dall’agenzia di stampa statale KCNA, che ha riferito che Kim Jong-un ha presenziato a un test di un drone in data recente. Durante questa ispezione, ha evidenziato l’importanza di aumentare l’output di droni militari innovativi, impartendo istruzioni per avviare il processo di produzione in massa il prima possibile. Già nel mese di agosto, il leader nordcoreano aveva richiesto un’accelerazione nella creazione di veicoli senza equipaggio dotati di esplosivi, specificamente progettati per colpire obiettivi nemici.
Contesto geopolitico attuale
Questa notizia fa seguito all’accordo storico tra Kim Jong-un e Vladimir Putin, con la ratifica di un patto di difesa che mostra una cooperazione di sicurezza in crescita tra i due paesi, specialmente in un periodo in cui si intensificano le tensioni con le forze americane nel Mar Cinese.
Le recenti manovre militari condotte dalle forze armate di Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud hanno compreso l’uso di navi da guerra, portaerei e caccia. Il ministero della Difesa giapponese ha individuato nel Mar Cinese orientale il teatro delle esercitazioni, definite ‘Freedom Edge’, mirate a dimostrare la potenza e le capacità della coalizione militare. Le operazioni hanno avuto una durata di tre giorni e hanno coinvolto:
- Giappone: cacciatorpediniere JS Haguro, caccia F-15, Mitsubishi F-2, aereo da pattugliamento e un Boeing.
- Corea del Sud: due cacciatorpediniere, un aereo da pattugliamento e vari F-15.
- Stati Uniti: portaerei George Washington, cacciatorpedinieri Higgins, McCampbell e Dewey, nonché aerei da ricognizione e caccia F-15 e F-18.
Si tratta del secondo ciclo delle manovre ‘Freedom Edge’, le quali seguono esercitazioni precedenti condotte in estate.