Scopri il Vero Volto dei Produttori Fivi: Piccoli Imprenditori del Vino Italiano

In un contesto in cui la sostenibilità gioca un ruolo sempre più centrale nel settore dell’economia, il responsabile di Nomisma Wine Monitor ha presentato un’importante indagine riguardante i produttori associati alla FIVI, che si trovano in aree svantaggiate in continua decrescita demografica.

Denis Pantini
Denis Pantini

13 novembre 2024 | 16.43

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Secondo le rilevazioni condotte, il profilo dei produttori FIVI corrisponde a piccole aziende vitivinicole, con una superficie media di circa dieci ettari di vigneto, capaci di produrre annualmente poco meno di 40.000 bottiglie. Queste imprese hanno un impatto sociale e ambientale significativo, poiché oltre l’81% dei vigneti è situato in aree montano-collinari, in contrasto con la media italiana del 60%.

Questa condizione implica che i produttori FIVI si trovano in zone marginali, le cosiddette aree interne, che attualmente affrontano un problema di spopolamento crescente. La situazione è particolarmente complessa, poiché indica una mancanza di presidio e una scarsa tutela del territorio, fattori critici in un Paese soggetto a fragilità idrogeologica, come evidenziato dagli eventi di alluvioni recenti e dai cambiamenti climatici.

Il vino rappresenta il principale prodotto italiano esportato nel mondo. In questo contesto, i produttori FIVI registrano una percentuale di esportazioni leggermente inferiore alla media. Questo è attribuibile al fatto che le piccole realtà produttive affrontano maggiori difficoltà nell’accesso ai mercati internazionali. L’indagine ha rivelato che ben 7 aziende su 10 esportano, e un ulteriore 20% ha espresso interesse a farlo nei prossimi anni. I mercati di sbocco principali sono quelli consueti: Stati Uniti, mercati europei e mercato asiatico, quest’ultimo in rapida crescita nonostante le restrizioni normative più rigide rispetto all’Unione Europea.

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