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Il recente corteo a Milano ha portato alla luce slogan aggressivi contro i tifosi israeliani, sollevando un acceso dibattito. Molti manifestanti hanno esibito immagini di Yahya Sinwar, il leader di Hamas, ritenuto l’ideatore degli attacchi del 7 ottobre, diventando un simbolo della protesta.
09 novembre 2024 | 16.05
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A Milano, il corteo pro Palestina ha dato vita a una manifestazione in cui predominano canti e slogan contro Israele, etichettato come “Stato terrorista”. Durante l’evento, è stato ripetutamente incitato l’acquisto della libertà attraverso azioni violente, come dimostrato dallo slogan “un sasso qua, un sasso là, un sasso per la libertà”.
L’applauso ai “ragazzi di Amsterdam”
Dal megafono del corteo, si sono udite parole di sostegno verso i “ragazzi di Amsterdam”, descrivendo l’aggressione ai tifosi israeliani come un’azione lodevole. Sono stati esplicitati concetti di frustrazione nei confronti del movimento sionista, ribadendo che anche in Italia è necessario passare all’azione, oltre le manifestazioni simboliche.
Tra le affermazioni espresse, si è denunciata “la vigliaccheria dei giornalisti”, accompagnata da un coro di applausi e fischi dal pubblico presente.
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