Dopo la vittoria elettorale, la figura di Donald Trump si prepara a rientrare al governo il prossimo 20 gennaio, promettendo di “salvare l’America” e ripristinarne la gloria perduta. La sua nuova amministrazione si propone di attuare cambiamenti significativi in vari ambiti, tra cui governo, economia, e politica estera.
La vendetta contro il ‘deep state’
Trump ha in mente di mettere in atto vendette nei confronti di quel ‘deep state’ che ha ostacolato il suo operato durante il primo mandato. Il suo ex collaboratore ha affermato che “per vendetta si intende il licenziamento di metà del dipartimento di Giustizia”, con Jack Smith in cima alla lista dei destinatari. Nonostante ciò, Trump potrà contare su un Congresso a maggioranza repubblicana che gli offrirà maggiore libertà d’azione per attuare la sua agenda.
Immigrazione
Il presidente Trump intende avviare un programma rigoroso sulla questione migratoria sin dal primo giorno. Le sue politiche, già adottate in passato, verranno rapidamente ripristinate, come la deportazione di minori non accompagnati. Egli ha promesso, in ogni sua apparizione, il più ampio programma di deportazioni mai visto in America, mirando a rimuovere fino a 13 milioni di migranti irregolari.
- Deportazione di 13 milioni di migranti
- Ripresa della costruzione del Muro
- Misure per limitare la concessione di cittadinanza ai figli di migranti
- Campi di detenzione in Texas
Energia e clima
La strategia di Trump in materia energetica sarà caratterizzata da un significativo aumento delle trivellazioni. Promette di abrogare le misure ambientali introdotte dall’amministrazione Biden e di neutralizzare le iniziative per sviluppare l’energia eolica. Inoltre, non è da escludere un possibile ritiro dagli accordi di Parigi.
Politica estera
Trump intende rivoluzionare la politica estera americana, spostando il focus sugli interessi nazionali. Propone di negoziare rapidamente un accordo per porre fine al conflitto in Ucraina e di consolidare relazioni con figure come Benjamin Netanyahu per pacificare il Medio Oriente. Questo cambio di rotta ha suscitato preoccupazioni tra gli alleati europei.
Politica interna
Il ritorno di Trump potrebbe portare all’inasprimento delle norme sanitarie e alle limitazioni per programmi come l’Obamacare. Potrebbero essere previsti tagli ai sussidi federali per l’assistenza sanitaria e limitazioni all’accesso per il Medicaid, che costringerebbero i beneficiari a dimostrare un’attività lavorativa. Le sue politiche potrebbero anche includere interventi contro i diritti delle persone transgender e un’inasprimento della legislazione sull’aborto.
- Limite ai sussidi federali per l’Obamacare
- Restrizioni su Medicaid e Medicare
- Misure contro “la follia transgender”
- Controversie sull’aborto