incidenti alla stazione di genova rivarolo
Un nuovo elemento significativo è emerso durante l’udienza di convalida riguardante il giovane Fares Kamel Salem Alshahhat, arrestato per l’accoltellamento del capotreno Rosario Ventura. L’episodio risale alla scorsa settimana e si è svolto presso la stazione di Genova Rivarolo.
Durante l’udienza, Alshahhat ha dichiarato alla giudice Camilla Repetto di essere stato colpito con un manganello da Ventura prima di procedere con l’accoltellamento. Il giovane, di 21 anni, si trova attualmente presso il carcere di Marassi, accusato di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.
contrasti nelle dichiarazioni
Le versioni fornite dai protagonisti risultano contrastanti: Alshahhat non presenta segni di aggressione che potrebbero giustificare l’uso di un manganello, e il punto della stazione dove è avvenuto l’incidente non è coperto da telecamere di sorveglianza, né sono stati trovati testimoni oculari. Alla fine dell’udienza, l’avvocato di Alshahhat, Barbara Squassino, ha confermato che il suo assistito mantiene la versione dei fatti in cui è stato aggressore iniziale.
La pubblica accusa, rappresentata da Sabrina Monteverde, ha richiesto la detenzione cautelare, menzionando il rischio di fuga e recidiva. Al contempo, la difesa ha richiesto l’applicazione di misure meno severe, come l’obbligo di dimora o gli arresti domiciliari. Si è inoltre chiarito che il coltello utilizzato nell’aggressione sarebbe stato prelevato dalla borsa di una ragazza minorenne viaggiante con Alshahhat, la quale è stata denunciata per gli stessi reati. Gli eventi hanno preso avvio a bordo del treno, dove i due viaggiavano senza biglietto, e si sono intensificati con calci, pugni e sputi, culminando nelle coltellate infitte a Ventura, il quale ha riportato ferite curate con diciotto punti di sutura in ospedale.
personaggi coinvolti
- Fares Kamel Salem Alshahhat – accusato
- Rosario Ventura – capotreno aggredito
- Camilla Repetto – giudice
- Barbara Squassino – avvocato di Alshahhat
- Sabrina Monteverde – pubblica accusa