Il cantante Alex Britti ha espresso l’intenzione di difendersi dopo la comparsa del suo nome in un’inchiesta della DDA di Milano riguardante presunti atti di dossieraggio illeciti. L’artista ha già scelto un legale che ha contattato la Procura per richiedere l’accesso agli atti che lo coinvolgono in un’indagine relativa a attività di spionaggio di natura privata. Britti ha dichiarato: “La cosa più grave è che mi hanno pedinato”, prima di procedere con la richiesta di consultazione dei documenti necessari per valutare una possibile azione legale contro chi ha orchestrato il monitoraggio della sua vita.
In un contesto simile, anche Claudio Del Vecchio, un imprenditore attualmente sotto indagine, ha preso contatti legali per tutelare i propri interessi. Matteo Arpe, anch’egli sotto esame nell’ambito della stessa inchiesta per una presunta associazione finalizzata all’accesso a informazioni riservate, ha presentato una difesa scritta, firmata dall’avvocato Davide Steccanella. Gli interrogatori dei membri coinvolti nell’indagine continuano, con la possibilità che nelle prossime settimane possano emergere ulteriori rilevanze, sebbene attualmente non siano stati fissati nuovi interrogatori.
Arrestato svela nuovi nomi e ruolo centrale di Londra
Nel frattempo, Massimiliano Camponovo, un investigatore privato presumibilmente legato all’associazione dedita al dossieraggio illecito, avrebbe rivelato durante un interrogatorio nuovi nomi importanti ai pm. Nel corso di un verbale di oltre trenta pagine, il 52enne ha ammesso le sue responsabilità e ha parlato di un’organizzazione con collegamenti internazionali, in particolare con Londra. È in corso l’istruttoria per acquisire un server localizzato nel Regno Unito, mentre si segnalano incontri già pianificati con personaggi israeliani, potenzialmente con legami con l’intelligence estera.
Londra, stando alle dichiarazioni di Camponovo, si presenta come un vero e proprio centro operativo, dotato di un peso significativo sull’organizzazione milanese. Durante un recente interrogatorio, ha parlato di una “mano oscura che muove questo sistema”, riferendosi alla società di investigazione Equalize, al centro dell’inchiesta della Direzione investigativa antimafia. Tra i soci di Equalize vi sono Carmine Gallo, ex super poliziotto, attualmente agli arresti domiciliari, ed Enrico Pazzali, presidente autosospeso della fondazione Fiera Milano e indagato per vicende correlate.