La necessità di un equilibrio tra sostenibilità e competitività
Durante la seconda giornata degli Stati generali della green economy, attualmente in corso a Ecomondo, si è messo in evidenza il delicato compito di stabilire un bilanciamento tra sostenibilità ambientale, competitività economica e inclusione sociale. La vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna, ha sottolineato l’importanza di un approccio strategico e sistemico in tali processi, che deve considerare le esigenze delle imprese.
Punti fondamentali del discorso di Antonella Sberna
Sberna ha affermato che il Green Deal dell’Unione Europea deve avanzare con cautela per salvaguardare il tessuto produttivo. Ha espresso che l’Unione ha adottato politiche ambiziose, Le difficoltà nell’implementazione sono notevoli. Sono necessari provvedimenti di stimolo per garantire una transizione equa, evitando di escludere nessun attore dal processo di cambiamento.
Regolamentazione e innovazione
Secondo Sberna, un’eccessiva regolamentazione può soffocare l’iniziativa privata e ostacolare l’innovazione, in particolare nei confronti delle piccole e piccolissime imprese. È fondamentale che le iniziative attuate dal governo nazionale vengano inserite in un contesto di cooperazione a livello europeo. Il compito della vicepresidente è lavorare affinché le politiche europee rispecchino l’approccio pragmatico necessario: ridurre le emissioni è vitale, ma deve avvenire in modo ragionevole e sostenibile.
Conclusioni sull’approccio europeo alla green economy
In sintesi, la sfida dell’Unione Europea è di realizzare una transizione ecologica giusta e inclusiva, capace di promuovere non solo la sostenibilità ambientale ma anche la crescita economica e l’occupazione. Questo comporta l’adozione di strategie efficaci e condivise tra i vari membri, mirate a favorire un reale miglioramento del contesto socio-economico globale.
Principali figure citate
- Antonella Sberna – vicepresidente del Parlamento Europeo